esperto Enzo Favoino

Al depuratore di Mili si trasformerà il rifiuto in energia elettrica. Il progetto risale al 2011

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esperto Enzo FavoinoSorgerà accanto al depuratore di Mili il nuovo impianto di “digestione anaerobica” dei rifiuti: ovvero la combinazione di fanghi e frazione umida dei solidi urbani come scarti di cucina e di giardino che sarà trasformata in biogas e da questa sostanza in energia elettrica. Da segnalare che gli scarti umidi rappresentano un terzo dei rifiuti domestici prodotti e che oggi vanno in discarica. La Regione, nel 2011, aveva finanziato per 7.800.000 euro i nuovi macchinari che saranno collegati a quelli esistenti del depuratore. L’assessore comunale all’Ambiente Daniele Ialacqua crede molto nella gestione dei rifiuti che superi lo smaltimento in discarica. L’Esperto Enzo Favoino di Rifiuti Zero ha tenuto venerdì scorso un sopralluogo nell’area insieme ai responsabili di Amam, Ato3 e MessinAmbiente complimentandosi con gli enti perché il nuovo servizio, che permetterà di ridurre i costi in discarica e di ricavare utili dalla produzione di energia, è già in fase avanzata grazie alla messa in funzione del trattamento dei fanghi. Il progetto è stato curato dall’Ato3 nel 2011, ente che ha messo in piedi la programmazione del ciclo integrato dei rifiuti, e i fondi sono già stati stanziati dalla Regione. Superati tutti i visti regionali i tempi di realizzazione sono fissati in un anno circa dalla consegna dei lavori. “L’impianto con il depuratore è già esistente per il 70% e già permette il trattamento dei fanghi e questo dà una grande mano al progetto complessivo di digestione anaerobica – ha dichiarato Michele Trimboli, commissario dell’Ato3 – manca solo l’ultima parte per completarlo con il combinato della parte umida dei rifiuti”.

L’impianto sarà unico in Sicilia e permetterà la lavorazione della Forsu, la frazione organica del rifiuto insieme ai fanghi frutto della depurazione delle acque reflue urbane. Il combinato produrrà biogas, aumentando la percentuale di metano. Il biogas prodotto sarà immagazzinato in un gasometro. Il biogas può essere convertito in energia elettrica e termica, forme di energia che possono essere utilizzate per soddisfare i fabbisogni di funzionamento del depuratore e per l’energia elettrica prodotta in eccedenza rispetto ai fabbisogni dell’impianto: è prevista la cessione al Gestore della Rete di Trasporto Nazionale come energia prodotta da fonte rinnovabile e potrà essere fonte di utili per il Comune.

I progetti per superare la gestione in discarica dei rifiuti, insieme all’aumento della raccolta differenziata, si fondano sull’impianto di Mili per la frazione umida e su quello in fase di completamento a Pace per la frazione secca del rifiuto; la Messinambiente sta curando il progetto di pretrattamento e biostabilizzazione dei solidi urbani. @Acaffo

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