Foto rubinetto acqua - Razionamento idrico

La crisi idrica continua: 600 famiglie a secco a S.Lucia sopra Contesse

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“Mancata tempestività negli interventi ed assenza di trasparenza nella gestione dell’impianto idrico da parte di Amam”.  Sono queste le ragioni che, secondo Grilli dello Stretto,  hanno lasciato 600 famiglie, residenti nel Nuovo Piano di Zona a Santa Lucia sopra Contesse, da sei giorni con i rubinetti a secco.

Un’emergenza idrica ignorata, che gli attivisti del meetup “Grilli dello Stretto” hanno deciso di denunciare: “L’ultimo guasto alla rete idrica lo scorso 27 dicembre – spiegano i 5Stelle – un intervento che avrebbe dovuto concludersi in poche ore, come assicurato dall’ingegnere Luigi La Rosa, si è trasformato nell’ennesimo, annunciato, disservizio”.

Una situazione di estremo disagio che, nonostante i solleciti da parte dei residenti, continua a non trovare né risposte né soluzioni.

Un silenzio sottolineato dai grillini che invitano l’Amam a fornire immediate ed esaustive risposte: “Non è pensabile che nel 2016, un intero villaggio rimanga senza acqua nell’indifferenza generale – apostrofano gli attivisti – se coloro che hanno responsabilità precise nei confronti dei cittadini sono impegnati nel patetico tentativo ridare dignità a un Consiglio comunale delegittimato dalla magistratura, noi, al contrario, non ci volteremo dall’altra parte”.

Disagi enormi, quelli subiti dai residenti della zona sud della città, legati al depotenziamento della portata idrica dell’acquedotto della Santissima: “Il Nuovo Piano Zona è un’area collinare particolarmente popolata; le abitazioni vengono rifornite d’acqua una volta al giorno nella fascia oraria notturna. E’ evidente, pertanto, la totale assenza di un approvvigionamento idrico diretto – denunciano i 5Stelle –  circostanza che si traduce per i residenti in un cospicuo surplus sul fatturato della bolletta elettrica, data la necessità di far arrivare l’acqua dai serbatoi ai rubinetti. Per risolvere il problema della pressione idrica in passato – proseguono gli esponenti del meetup – sono stati costruiti due enormi serbatoi: un’opera, costata circa 200 mila euro di soldi pubblici, che però, non è stata mai collaudata, considerata l’assenza delle necessarie pompe di sollevamento”.

Un inizio dell’anno anno amaro che le autorità, informate dei fatti, non hanno alleviato neppure con l’invio di cisterne e autobotti: “Nessuna autocisterna si è mai recata sul posto per alleviare i disagi di coloro che, da quasi una settimana, sono stati lasciati senza acqua – denuncia Valentina Zafarana, che si è personalmente recata sul posto insieme ad una delegazione di attivisti del meetup – nonostante il Sindaco Accorinti e il presidente Termini avessero dato conferma dell’invio dei mezzi. E’ evidente che siamo di fronte ad pessima gestione del sistema idrico – prosegue l’esponente 5Stelle all’Ars – noi però, non ci arrendiamo all’idea che ogni minimo guasto all’impianto gestito da Amam sia in grado di privare centinaia di cittadini del diritto a godere di un bene primario come l’acqua”.

Dalla deputata regionale, l’invito ai vertici Amam affinché si faccia chiarezza sia sull’accaduto sia sulla gestione complessiva della rete idrica, attraverso un tavolo tecnico capace di risolvere definitivamente il problema: “Il meetup Grilli dello Stretto – assicura la Zafarana – vigilerà meticolosamente sull’operato Amam”.

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