Comune. Coglitore teme un disavanzo di 72 milioni, ma sottolinea: «Dato non ancora certo». Mentre la Cgil stima 250 milioni di debito

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comuneA oggi lo squilibrio tra Entrate e Uscite del Comune è di 72 milioni di euro circa. Lo segnala il ragioniere generale di Palazzo Zanca, Nando Coglitore, in vista della chiusura del bilancio al 31 dicembre prossimo. Coglitore ha scritto una lettera al Commissario Luigi Croce, ai Revisori dei Conti, ai Dirigenti alle Finanze e al Presidente del Consiglio comunale. «Sì ― dice Coglitore ― il dato a oggi è questo ma non è ancora certo perché aspettiamo tutti gli accertamenti delle Entrate, in testa quelli per l’evasione dei tributi. Dunque è un numero da prendere con le pinze, aspettiamo prima le risposte che arriveranno da tutti i settori che stanno effettuano accertamenti sugli introiti comunali». Coglitore, nella missiva, ha richiesto che l’ente adotti tutti i provvedimenti correttivi e contenitivi finalizzati a non aggravare la già problematica situazione finanziaria. Se il dato, a fine anno, sarà confermato si presenterà il problema del Patto di Stabilità che potrebbe essere non rispettato. Ciò significa che, per il prossimo anno, ci sarà ancora una riduzione dei trasferimenti statali per l’amministrazione comunale che si trova con le casse al verde. Coglitore ha chiesto ai dirigenti del settore Entrate: «di provvedere all’accertamento di tutte le entrate di propria competenza, mediante l’adozione di determinazione, corredata da idonea documentazione, in cui l’esistenza del credito possa essere assodata, per avere un dato più certo». 

La Cgil provinciale, invece, sulla base dei dati in proprio possesso, stima in oltre 250milioni i debiti complessivi di palazzo Zanca. Lillo Oceano  sottolinea l’esigenza di ispirare qualunque futuro intervento all’equità, evitando di gravare sulle fasce deboli e sui contribuenti onesti. “Ora occorre intervenire senza perdere di vista l’equità e il senso di responsabilità sociale- dice il sindacalista- facendo pagare chi non ha mai pagato o puntualmente evaso, e tutelando le fasce deboli della popolazione e quelle oneste. Si devono garantire gli stipendi, i servizi ai cittadini e una riorganizzazione funzionale del sistema. Anche ricorrendo a misure straordinarie”.

 

@Acaffo 

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