«Il Ponte sullo Stretto di Messina? È solo stantia propaganda di cui si torna a parlare solo in periodo elettorale», questa l’opinione di Maria Flavia Timbro, candidata alle prossime elezioni politiche.
«Viviamo in una terra colpita da eventi naturali – scrive la candidata del partito “Liberi e Uguali” – ma anche offesa dall’incuria e da colpevoli politiche che hanno provocato un dissesto idrogeologico gravissimo e pericolosissimo. È in questo campo che bisogna intervenire con un grande piano di risanamento e di difesa del suolo».
La considerazione deriva dall’ennesimo momento di paura per Messina: la scossa di terremoto che sabato mattina, alle 3:16, ha fatto svegliare molti con il terrore di possibili crolli. A questo si aggiunge, poi, il weekend di intense piogge che riporta alla mente l’esondazione dei torrenti, ormai consuetudine in alcune zone di Messina, e l’alluvione di Giampilieri del 2009.
L’attenzione va dunque, secondo la candidata di “Liberi e Uguali”, focalizzata sul risanamento e la messa in sicurezza dei territori, la bonifica dei torrenti e la prevenzione dei rischi da dissesto idrogeologico. «È questo, e solo questo, il Ponte del nostro presente. L’altro, di cui periodicamente si torna a parlare, è solo stantia propaganda che si contendono Berlusconi e l’ex rettore di Messina».
L’intervento di Maria Flavia Timbro appare in assoluta controtendenza con le dichiarazioni di Nino Germanà che, invece, ritiene che il Ponte sullo Stretto sia il viatico per lo sviluppo e la rinascita dell’economia in riva allo Stretto.
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