«La rinascita e lo sviluppo della Città possono avvenire solo tramite la prioritaria riorganizzazione della macchina organizzativa del Comune. Infatti attraverso la valorizzazione delle numerose professionalità esistenti tra i dipendenti comunali si potrà attivare un processo virtuoso di sviluppo socio-economico del territorio comunale attraverso un ruolo centrale della Pubblica Amministrazione, che da un lato deve fungere da volano dello sviluppo e contestualmente deve garantirne la sostenibilità, la trasparenza e la legalità». Queste le parole del candidato sindaco Felice Calabrò che pensa alla rinascita di Messina a partire dalla riorganizzazione della macchina comunale.
«Il Comune di Messina — si legge nella lettera del candidato sindaco ai dipendenti comunali — oggi conta circa 1870 dipendenti (comprensivi dei precari) a fronte degli oltre 3000 di alcuni anni addietro; è pertanto necessario — a fronte delle sempre maggiori richieste di rispetto dei tempi e di garanzia di professionalità, nonché delle gravose responsabilità che derivano dalla recente legislazione nazionale e regionale — motivare adeguatamente il personale, creando un nuovo senso di appartenenza all’organizzazione comunale e migliorando le condizioni lavorative di ciascuno facendolo sentire parte attiva di una entità più grande cui appartiene e cui fornisce un contributo importante». Essendo — secondo Calabrò — ogni singolo dipendente determinante per il raggiungimento degli obiettivi del Sindaco e della Città, la gestione delle risorse umane diventa prioritaria nella sua idea di direzione del Comune che si articola sulla base delle seguenti linee guida: recupero della dignità del pubblico dipendente, troppe volte vilipeso nell’indifferenza generale; garanzia del lavoro per tutti, stabilizzazione dei precari; riconoscimento della professionalità e del merito, con un nuovo sistema di premialità, anche tramite appositi progetti; ottimizzazione e valorizzazione delle competenze del personale; reperimento di risorse per la produttività (non tutto si può fare “a costo zero”), nel rispetto delle normative in materia e dei contratti collettivi di lavoro che saranno sempre di riferimento per la mia amministrazione; adozione di regolamenti in materia di incentivi di progettazione, basati su criteri di trasparenza e professionalità; razionalizzazione delle responsabilità con l’introduzione di posizioni intermedie (quadri); regolarità dei pagamenti.
Intanto, Ivan Catanzaro, Massimo Cerrito, Antonio Agrillo e Giovanni La Rosa, che rivestivano diversi ruoli sia nella giunta individuata da Reset nelle liste per i consiglieri di circoscrizione, hanno deciso di affiancarsi al gruppo del Consigliere Claudio Cardile e dell’avvocato. Cesare Corrieri e di dare il loro apporto e la piena adesione alla candidatura di Felice Calabrò al ballottaggio, condividendone le linee programmatiche e le soluzioni proposte per far rinascere Messina in uno dei momenti più critici della sua storia.
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