Caos Consiglio, è ora di decidere la spartizione delle vicepresidenze

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In Consiglio Comunale si respira un’aria da tutti contro tutti. La bocciatura della sfiducia, avvenuta la notte del 15 febbraio scorso, ha completamente stravolto gli scenari creando di fatto due partiti, quello del Sì e quello del No alla mozione, che saranno chiamati a darsi battaglia su atti importanti.

Il clima è rovente. Ieri c’è stata la rottura dei rapporti tra i Centristi e la presidente Emilia Barrile, che ha dovuto incassare anche la richiesta di dimissioni da parte del capogruppo del Nuovo Centrodestra, Daniela Faranda. La prima occasione per tastare questi nuovi equilibri politici sarà senza dubbio la seduta di martedì prossimo, in cui dovrebbero essere decisi i nomi dei due nuovi vicepresidenti, dopo le dimissioni di Nino Interdonato e Nicola Crisafi.

In molti sperano in un passo indietro dell’esponente dei Dr, che però al momento non sembra prendere in considerazione l’idea di tornare sui suoi passi:”Al momento le mie dimissioni sono irrevocabili – ha dichiarato Interdonato – certamente fanno piacere gli attestati di stima dei colleghi che evidentemente hanno apprezzato il mio lavoro. Ogni mia decisione sarà presa in comune accordo con il resto del gruppo consiliare e i vertici del movimento politico di cui faccio parte”.

Qualora il passo indietro di Interdonato non dovesse concretizzarsi, voci di corridoio parlano di un’equa spartizione delle due vicepresidenze tra Forza Italia (area Genovese) e il Partito Democratico, con buona pace di Cambiamo Messina dal Basso che invece aveva chiesto maggior considerazione da parte dell’Aula. Il gruppo che sostiene l’Amministrazione Accorinti potrebbe accontentarsi della presidenza della commissione Regolamenti, lasciata libera dalle dimissioni di Mariella Perrone e con Maurizio Rella possibile successore.

L’altra commissione vacante è quella che riguarda i servizi sociali. Ieri ci sono state le dimissioni del presidente Giuseppe De Leo che però si dice disponibile ad occupare un altro ruolo:”Dopo il 15 febbraio nulla può essere come prima – ha dichiarato – io ho deciso di fare un passo indietro perchè in questo clima di cambiamento mi è sembrato giusto rimettere in discussione anche la presidenza della VI commissione. Se nel nuovo panorama politico che si è creato dopo la sfiducia si ritiene opportuno dare spazio anche al Gruppo Misto, io sono disponibile”.

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