“Mi hai rotto lo specchietto, dammi 45 euro”. Ma era una truffa, arrestati due 30enni

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Avevano appena messo a segno la cosiddetta “truffa dello specchietto” ai danni di un automobilista lungo la via Consolare Pompea, altezza villaggio Paradiso. Michele Restivo, nato a Prato e Angela Restivo, originaria di Partinico, trentenni, entrambi residenti ad Adrano, già conosciuti alle forze di polizia per reati specifici e per essersi già resi protagonisti di truffe similari, ieri mattina hanno simulato un piccolo incidente e il danno ad uno degli specchietti retrovisori della propria auto, riuscendo così a farsi consegnare la somma di 45 euro dal malcapitato.

I poliziotti delle Volanti presenti in zona, allertati da un cittadino, hanno rapidamente individuato i due truffatori e proceduto all’arresto. La successiva perquisizione a carico dei due e del veicolo ha permesso ai poliziotti di trovare gli oggetti con cui, verosimilmente, i due hanno messo a segno la truffa: una chiave a L ricoperta da nastro da imballaggio per riprodurre un suono del tutto similare a quello di un urto, un gessetto e un piccolo sasso per un’eventuale “strisciata” che avvalorava la tesi dell’urto, un coltello a serramanico.

Un’ulteriore ispezione sull’auto ha poi evidenziato che lo specchietto lato guida con il vetro lesionato era tenuto su da una vite installata ad arte che all’occorrenza permetteva un lieve distacco della specchietto dalla sua sede. Un danno evidente ma minimo che giustificava la richiesta di denaro bypassando così ben più onerosi rimborsi assicurativi. Alla vittima era stata persino proposto di dividere i costi del danno e di risolvere così velocemente la questione.

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i due arrestati sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della caserma Calipari. Saranno giudicati con rito direttissimo.

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