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Caso Crocetta. Anche la Procura di Messina nega l’esistenza di un’intercettazione. Crocetta vuole 10 mln da L’Espresso

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Anche il procuratore di Messina Lo Forte smentisce ogni traccia della presunta telefonata tra il presidente della Regione, Rosario Crocetta, e il suo medico, Matteo Tutino.

“Non risulta alcuna traccia di questa telefonata nei nostri uffici. Siamo assolutamente certi che non ci sia alcun elemento al riguardo qui in Procura a Messina”. Lo dice all’ANSA il capo della Procura di Messina Guido Lo Forte riferendosi alla presunta intercettazione riportata dal settimanale Espresso.

 

Intanto, arriva la richiesta di risarcimento, 10 milioni di euro, da parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che sarà avanzata nei confronti del settimanale L’Espresso. Lo ha annunciato il suo legale, l’avvocato Vincenzo Lo Re. “Avvieremo un’azione civile risarcitoria- ha detto il legale -, che è molto più veloce di quella penale, chiedendo all’Espresso la somma di 10 milioni di danni, non solo al settimanale ma anche ai due giornalisti dell’articolo e al direttore Vicinanza, non solo per omesso controllo, ma anche per avere più volte confermato l’esistenza della intercettazione“, ha spiegato l’avvocato.

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