Depositato, al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Catania, il ricorso amministrativo contro la delibera del 29 maggio 2023 con la quale è stato proclamato eletto presidente del Consiglio comunale di Messina, Nello Pergolizzi che aveva ottenuto 15 voti su 32. Dopo la votazione, infatti, si era acceso un dibattito sulla validità dell’elezione di Pergolizzi che, nonostante avesse ottenuto il maggior numero di voti (15 a fronte dei 14 di Croce) non aveva superato il quorum della maggioranza di 17 voti su 32 votanti prevista dalla legge e dallo Statuto comunale.
«La seduta – si legge nella nota – si è conclusa con la proclamazione del Pergolizzi, avendo il segretario comunale Rossana Carrubba applicato una circolare regionale che dava valenza al numero di voti e non al quorum richiesto dalla statuto. Ma i 17 consiglieri, che costituiscono oggi certamente la maggioranza assoluta e che non hanno votato Pergolizzi, non ci stanno e si sono rivolti al TAR evidenziando l’illegittimità della deliberazione».
«Nel ricorso – prosegue la nota – si evidenzia che la votazione del 29 maggio non può essere inoltre considerata una prima votazione, perché il plenum del Consiglio era stato ricostituito a seguito delle dimissioni dei consiglieri De Luca e De Leo, e quindi non aveva la stessa composizione di quel consesso che aveva votato una prima volta il 2 maggio.
Ulteriormente i 17 consiglieri, tutti difesi dall’avvocato Ciro Gallo, hanno evidenziato che, anche se l’elezione di Pergolizzi fosse considerata come seconda votazione, alla stessa si doveva applicare la previsione statutaria che fissa il quorum nella maggioranza dei votanti (17 voti) e non la circolare regionale, applicabile eventualmente solo per la prima adunanza consiliare susseguente alle elezioni. Questa prospettazione, secondo il legale, è già stata affrontata ed indicata in una precedente pronuncia dello stesso TAR Catania su un caso identico relativo all’elezione del presidente del Consiglio Comunale di Piazza Armerina.
Sarà quindi il TAR, – conclude la nota – in via di urgenza, a mettere la parola fine alla vicenda e a valutare la richiesta dei 17 Consiglieri che, conferendo un unico mandato hanno già dato un segnale politico forte evidenziando una certezza: il Sindaco Federico Basile in soli 12 mesi ha infranto la maggioranza dell’aula facendo sì che una ex minoranza diventasse maggioranza conclamata.
A tal punto sarebbe opportuno che dall’attuale contesto che priva la nuova maggioranza di un riferimento concreto, il coordinatore del Consiglio traesse le più rispondenti conclusioni evitando una situazione di stallo politico, foriero per la città di gravi disagi e di grave insidia all’agibilità democratica».
Adesso quindi si dovrà aspettare la sentenza del Tribunale Amministrativo di Catania.
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