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Dalle Regionali alla Politiche, i grandi esclusi delle Elezioni 2022 in Sicilia

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Ora che sappiamo chi è stato eletto al Parlamento e all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) in questa tornata elettorale sappiamo anche chi sono i grandi esclusi delle elezioni regionali e politiche del 25 settembre 2022. Tra di loro consiglieri comunali, parlamentari (ormai ex) e volti noti della politica di Messina, e non solo. Ecco chi sono.

Nonostante i dati dei due spogli non siano ancora completi, mancano all’appello solo una manciata di sezioni ed è quindi abbastanza chiaro chi farà parte di Camera e Senato e chi avrà un seggio all’ARS a Palermo. Diverse le new entry, provenienti sia dal movimento che fa capo all’ex sindaco di Messina, Sud chiama Nord, sia ai partiti tradizionali come il PD, tante anche le riconferme, specialmente nel centrodestra, con qualche “grande escluso” e qualche delusione. A partire dalla forzista Matilde Siracusano, già deputata nella scorsa legislatura, “bocciata” all’uninominale a Messina, ma eletta a Catania. Una mezza vittoria che la parlamentare ha commentato con amarezza.

Vediamo, partendo dall’Assemblea Regionale Siciliana e poi passando al Parlamento nazionale, i principali “grandi esclusi”.

Elezioni Regionali: i “grandi esclusi” dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS)

Partiamo dai “vincitori”, ovvero la coalizione di centrodestra a Messina cui è legato il nuovo presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Sebbene sia riuscito ad eleggere oltre 30 deputati all’ARS il raggruppamento composto da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Popolari e Autonomisti e Lega ha visto rimanere fuori dall’ARS l’ex deputato e leader di Sicilia Futura, Beppe Picciolo, l’ex assessore provinciale di Messina, Bruno Cilento, l’ex sindaco della città dello Stretto Peppino Buzzanca, candidato in quota Lega e l’esperto della Regione Ferdinando Croce. 

Passando ai candidati legati al secondo classificato, Cateno De Luca, va precisato che delle nove liste presentate solo una ha superato la soglia di sbarramento, ovvero “Sud chiama Nord”. Questo ha lasciato fuori il sindaco di Santa Teresa di Riva, nonché ex deputato Regionale Danilo Lo Giudice, l’ex referente messinese della Lega passata a Sicilia Vera alla Amministrative, Daniela Bruno, i consiglieri comunali Serena Giannetto e Alessandro De Leo, l’ex consigliere della V Circoscrizione di Messina, Franco Laimo e l’ex collega Lino Cucè. Fuori anche l’ex sindaco di Lipari Marco Giorgianni, primo tra i non eletti di “Sud chiama Nord”.

Per il centrosinistra, invece, non ha superato lo sbarramento la lista “Centopassi” legata all’ex deputato Claudio Fava, che ha annunciato il suo addio alla politica, al cui interno era incluso anche il segretario provinciale di Articolo Uno, Domenico Siracusano. Non ce l’ha fatta neanche l’ex sindaco di Savoca ed ex assessore regionale alle Infrastrutture, Nino Bartolotta, in lista con il Partito democratico (Pd). Infine, del Movimento 5 Stelle restano fuori dall’ARS l’ex deputata alla Camera Antonella Papiro e l’ex consigliera comunale di Messina, Cristina Cannistrà.

L’elenco dei 10 deputati messinesi eletti all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) è disponibile a questo link.

Elezioni Politiche: i “grandi esclusi” messinesi dal Parlamento

Partiamo anche qui dal centrodestra: tra i siciliani candidati a Messina a rimanere fuori dal Parlamento è stata Stefania Prestigiacomo, ex deputata ed ex Ministro alle Pari Opportunità, candidata nel collegio plurinominale. Fuori anche l’ex sindaco di Catania, Salvo Pogliese. Per il centrosinistra, non accede al Parlamento il consigliere comunale Felice Calabrò, battuto da Francesco Gallo, né la collega Antonella Russo, candidata al Senato all’uninominale e battuta – come Matilde Siracusano – da Dafne Musolino. Non è stato confermato, tra l’altro, l’ex senatore Antonio Nicita (Pd). Non ce la fa neanche Cateno De Luca (che comunque ha un posto all’ARS ed è presidente del Consiglio Comunale a Messina). Fuori anche Francesco D’Uva candidato alla Camera con Impegno Civico, il movimento fondato da Luigi Di Maio. Non ce l’hanno fatta neanche l’ormai ex senatrice Grazia D’Angelo, del Movimento 5 Stelle e l’ex vicepresidente della Regione Gaetano Armao, candidato al Senato con il Terzo Polo.

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