La rinascita di Giampilieri comincia anche da un campo sportivo. Quello di Contrada Orti, nel paesino a sud di Messina che con altri limitrofi fu distrutto dall’alluvione che il 1 0ttobre 2009 riempì di fango strade e case di Giampilieri, Altolia, Scaletta, causando 37 vittime e centinaia di sfollati, è stato inaugurato ieri. E’ l’ultima delle opere realizzate con i fondi Cei per i territori alluvionati. Ad averne cura la comunità parrocchiale di Giampilieri, guidata dal parroco don Alessandro Di Gregorio.
E’ stata una battaglia burocratica vinta con il supporto del Comune di Messina, della Curia, della Caritas.
Padre Alessandro Di Gregorio, ha dichiarato ieri ad una chiesa gremita, nel giorno della inaugurazione della struttura sportiva: “Possiamo dire che ce l’abbiamo fatta a donare un sorriso in più ai nostri ragazzi. Oggi celebriamo un segno di rinascita, un segno importante per noi”.
Alla inugurazione a Giampilieri Superiore del campo sportivo atteso da anni, erano presenti: Monsignor Benigno Luigi Papa, amministratore apostolico della Diocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela; don Andrea La Regina di Caritas Italiana e don Giuseppe Brancato, direttore della Caritas diocesana; l’onorevole Filippo Panarello, il sindaco di Messina Renato Accorinti e l’assessore Sebastiano Pino.
“C’è voluto del tempo per realizzarlo- ha aggiunto padre Di Gregorio -. Una storia lunga sette anni. Sette anni fa la CEI ha messo a disposizione 200mila euro per quest’opera. Il progetto è stato sposato da Caritas italiana. Ringrazio la Caritas diocesana, che ci ha seguito instancabilmente. Grazie agli arcivescovi, Monsignor La Piana e l’amministratore Monsignor Benigno Luigi Papa. Tre anni fa il progetto era bloccato, ci sono voluti due anni per sistemare le carte. Devo dire grazie anche al comitato ‘Salviamo Giampilieri’ per la costanza e l’impegno nel risolvere i problemi. Grazie all’onorevole Pippo Panarello e al Comune di Messina, proprietario del terreno su cui sorge il campetto, concesso in comodato d’uso gratuito. Grazie quindi al sindaco Renato Accorinti e all’assessore al Patrimonio Sebastiano Pino. Grazie alla famiglia D’angelo che ha eseguito i lavori, al signor Anastasi che ha attrezzato il campetto. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato per questo campo, elettricisti, falegnami.”
Il campo non è ancora finito. Ha piovuto e non è stato possibile ultimare il manto esterno, “ma la prossima settimana- assicura il parroco – finiremo tutto, è una promessa. E’ un bene comune, è un dono: abbiamone cura”.
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