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Sicilia, parte il coordinamento territoriale per l’accoglienza dei profughi ucraini

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La Regione comincia a muoversi per l’accoglienza dei profughi ucraini in Sicilia. Ieri, durante la riunione operativa a cui hanno partecipato il capo della protezione civil regionale, i prefetti delle nove città capoluogo dell’Isola e gli assessori regionali alla Famiglia e alla Salute, il presidente Nello Musumeci ha delineato quelle che saranno le azioni organizzative che il governo regionale prenderà per gestire i rifugiati provenienti dall’Ucraina.

«Stiamo valutando – dichiara Musumeci – l’opportunità di coinvolgere anche gli enti intermedi per l’accoglienza. Definirò questo aspetto con i rappresentanti dell’Urps e dell’Anci, poiché ritengo che in questa fase, oltre che alle prefetture, da un punto di vista delle competenze, serva un riferimento in ogni Provincia. Nei prossimi giorni lavoreremo per definire le azioni sistematiche e, nel frattempo, seguiamo con attenzione la tendenza dei flussi; al momento si stratta di numeri sporadici ma occorre monitorare da vicino per adeguare l’offerta alla domanda, prestando particolare attenzione alle procedure sanitarie da adottare in via prioritaria».

L’assessore Ruggero Razza ha esposto le modalità di intervento per garantire la salute dei profughi ucraini in arrivo in Sicilia. «Il sistema di sanità pubblica della Regione – ha detto Razza – ha preso in carico, coinvolgendo i commissari straordinari Covid delle tre città metropolitane e i direttori delle Asp, lo screening e la profilassi dei vaccini per i profughi in arrivo. Fondamentale in questa fase è il sistema di controllo degli arrivi, il censimento della popolazione e la segnalazione all’Asp di eventuali soggetti positivi che richiedono un periodo di quarantena».

La Regione provvederà quindi a redigere una mappatura delle strutture di accoglienza e coinvolgerà gli enti del Terzo settore. «Sulla scorta dell’onda emotiva che caratterizza questo momento – osserva l’assessore Scavone – abbiamo ricevuto tante disponibilità di accoglienza da parte delle strutture del terzo settore che richiedono un coordinamento, ci stiamo occupando anche della organizzazione dei servizi per questi cittadini, fra cui la presenza di facilitatori linguistici e il supporto psicologico».

Una nuova riunione del coordinamento territoriale è prevista nei prossimi giorni. «Siamo pronti sin da ora, anche grazie ai contatti con il Consolato generale dell’Ucraina, di far fronte a qualsiasi esigenza per dare conforto ai profughi che fuggono dalla loro terra», ha concluso Musumeci.

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