L’Aula replica ad Accorinti: “Siamo insoddisfatti, Ialacqua va rimosso”

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Dopo il lungo monologo recitato da Accorinti nell’odierna seduta del civico consesso, sono arrivate puntuali le risposte, talvolta pungenti, dei consiglieri presenti in Aula. E’ emerso un giudizio tutt’altro che favorevole su quanto dichiarato dal sindaco durante il suo intervento, in molti hanno parlato di rivoluzione mancata, altri hanno nuovamente invitato l’assessore Ialacqua a dimettersi. Di seguito ripercorriamo il lungo dibattito, riportando le dichiarazioni di tutti i consiglieri intervenuti.

Gioveni (Udc): “Dopo averla ascoltata per due ore mi è venuto il mal di testa. Le ricordo che quando si è presentato all’Ars sprovvisto di giacca e cravatta è stato respinto. Penso che il nostro Sindaco soffra di manie di protagonismo, in televisione mostra Ghandi o la bandiera della pace, dimenticandosi di mettere in evidenza lo stemma della città. L’amministrazione parla di povertà ma è la prima a non combatterla, mi riferisco al mancato avvio dei cantieri di servizio, la mancata istituzione della social card. Ci aspettavamo che continuasse a lottare così come ha fatto per 40 anni, invece la situazione è soltanto peggiorata. Dov’è finita la riforma dei servizi sociali”?

Adamo (SiAmo Messina): “Non sono soddisfatto di questa relazione. Le abbiamo manifestato il sentimento di disagio della cittadinanza, non ha senso fare l’elenco delle cose fatte con un discorso generalista e qualunquista. Sulla questione tenda si continua a mistificare la realtà, lei ha parlato di povertà mentre si è discusso di infermità mentale. Ha appoggiato la resistenza passiva che il tribunale invece ha riconosciuto come reato. La rivoluzione che lei doveva fare non l’ha fatta nei confronti della Snam. E sui rifiuti non sarà facile spiegare ai cittadini che gli sconti promessi con la raccolta differenziata verranno annullati dall’aumento delle tariffe”.

Zuccarello (Missione Messina): “La relazione che ci ha appena letto sarà stata scritta dai suoi assessori per evitare di fare errori. Ha illustrato il nulla come sua consuetudine, si comporta come persona che soffre di doppia personalità: si reputa ambientalista ma poi insieme a Ialacqua appoggia la discarica di Pace. Criticate le amministrazioni precedenti e poi vi comportate come loro. I due milioni di euro per la cura del verde provengono dalle tasse pagate dai cittadini. Il Sindaco parla di antimafia mentre dietro i servizi appaltati alle cooperative c’è la politica. Non abbiamo visto il bilancio nonostante le promesse, ha detto di metterci la faccia ma finora abbiamo visto solo la sua faccia tosta. La invito a dimettersi, io e la consigliera Sindoni non voteremo alcun atto”.

Trischitta (Forza Italia): “Voteremo soltanto gli atti che sono d’interesse alla città e per questo riteniamo dannosa la sfiducia. Sapevamo fin dall’inizio che non avremmo condiviso le sue scelte politiche, ma pensiamo che si debbano accettare le opere compensative a prescindere dalla realizzazione del Ponte e lei ha dichiarato il contrario. A proposito del Ponte, considero fondamentale quest’opera rivalutata dal Governo dopo la mozione presentata dal Ncd. Noi non la sfiduciamo ma è la città ad averlo già fatto”.

Mondello (Udc): “Non credo si debba ritenere soddisfatto di quanto ha relazionato oggi, il Consiglio non ha trovato risposte esaustive. Vorrei capire che tipo di rapporto politico intende dare all’Aula. Abbiamo assistito ad un’analisi generica, lei deve rappresentare la città, non è sempre facile rintracciare il confine tra le sue libertà e il dovere istituzionale. Ha parlato di spese folli negli alberghi, ci dica chi è stato altrimenti è inutile generalizzare. Ha definito Ciacci uno dei migliori eppure il costo della gestione dei rifiuti è aumentato da 43 a 45 milioni di euro, perché l’amministrazione ha prodotto debiti fuori bilancio”.

Faranda (Ncd): Sono senza parole e non ritengo opportuno replicare all’intervento del Sindaco”.

Santalco (Felice per Messina): “Dopo aver sentito questa replica penso che il Sindaco viva in un’altra dimensione. Siamo a Messina no alle Nazioni Unite. I regolamenti sono chiari e bisogna attenersi, e il suo ego signor Sindaco ti ha portato a tralasciare argomenti importanti. Chiedi collaborazione a noi consiglieri ma la Giunta ha sempre presentato gli atti da deliberare in ritardo, continuiamo ad attendere i bilanci. La città reclama la sfiducia, noi stiamo portando avanti un percorso che ha bisogno di tempo per maturare, attendiamo al varco senza alcun preconcetto. Chiediamo le dimissioni dell’assessore Ialacaua: troppo buono per affrontare il toro dalle corna”.

Russo (Gruppo misto): “Sono delusa dalla relazione, mi ha stancato il suo atteggiamento da educatore. Lei non è un sociologo e come sindaco temo sia inadeguato. Quanto ha dichiarato sulle opere compensative è da dimissione immediata, avrebbe dovuto urlare fino a Roma per avere i soldi che spettano alla città per costruire infrastrutture importanti, invece ci parli di Irene. Il bando della raccolta porta a porta rischia di essere revocato. Mantineo aveva parlato di incrostazioni nella gestione dei servizi sociali già nella lettera con cui chiedeva le dimissioni, perchè affronta l’argomento adesso”?

David (Pd):”Come vede l’Aula si sta svuotando perché ci aspettavamo ben altro dalle sue parole. Lei ha elencato i successi della sua Giunta ma potremmo stare ore e ore a parlare di ciò che non è stato fatto. Il suo progetto è fallito altrimenti la città non sarebbe finita in queste condizioni, noi consiglieri subiamo in silenzio ma non è giusto sfiduciare se non c’è un programma alternativo pronto. Ialacqua deve essere sollevato dall’incarico di assessore, non ha risolto i problemi”.

Risitano (CMdB): “Da quello che ho sentito temo non ci sia stato alcun chiarimento e c’è chi ha dichiarato che non voterà alcuna delibera. Non è questo il comportamento corretto da tenere. Si è parlato di aggressione a un vigile durante le fasi di sgombero della tenda, non c’è stata alcuna aggressione come hanno dimostrato nella sentenza, bisognerebbe chiedere scusa ai diretti interessati”.

Amata (Dr): “Lei ha parlato di pacificazione ma l’assessore Ialacqua si è concesso una battuta infelice sui social network parlando di Haka, il rito neozelandese con cui si augura la morte agli avversari, prima di presentarsi in Aula. Ialacqua deve dimettersi e dedicarsi alle attività che svolgeva prima. Ha parlato di città amministrata dalla mafia, io non ci sto. Deve fare nomi e cognomi pubblicamente”.

Sturniolo (Gruppo Misto): “La Giunta ha rinunciato alla battaglia preferendo una strategia di galleggiamento. Avete mantenuto il trend del passato, nei discorsi del Sindaco non vi è alcun riferimento tecnico o amministrativo, ma solo estetica e suggestione. Irene e Sergio sono stati processati dalla piazza e tutto ciò si scontra con ciò che è emerso dal processo, verità di cui lei non ha fatto menzione”.

Sindoni (Missione Messina): “Stigmatizzo l’atteggiamento strafottente di Ialacqua che è da tempo sulla graticola. A proposito di ciò che ha rappresentato la tenda, la invito ad occuparsi dei morosi incolpevoli che subiscono sfratti e la Giunta non ha mosso un dito. Le Cooperative andrebbero attentamente controllate per evitare errori come quelli commessi nella potatura degli alberi. A Casa Serena non ci è mai più andato nonostante l’allarme lanciato dagli anziani. In questa struttura c’erano degli operatori mai più ricollocati, sono forse figli di un Dio minore? Dice di voler portare in Procura tutte le accuse, l’architetto Canale in Commissione parlò di pressioni politiche che influenzavano l’assegnazione delle case, senza però fare i nomi. Generalizzare serve a poco”.

Cantali (Felice per Messina): “Ialacqua va rimosso perchè ha fallito. Non esiste il servizio di spazzamento, viviamo in una costante emergenza sanitaria, i nostri cimiteri sembrano giungle. Lei signor Sindaco ha il dovere di prendere provvedimenti”.

A.C.

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