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Vigili Urbani, Cgil e Cisl rinviano l’assemblea. “Non subiremo il ricatto della precettazione”

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Così come previsto, il sindaco Accorinti ha precettato con un’ordinanza i vigili urbani che avrebbero dovuto partecipare all’assemblea organizzata dai sindacati il pomeriggio del 15 agosto, in concomitanza con la processione della Vara. Il primo cittadino ha di fatto impedito la protesta per chiari motivi di ordine pubblico, richiamando al servizio gli uomini della Municipale.

Mentre le Rsu questa mattina avevano sottolineato l’importanza dello sciopero, Cgil e Cisl hanno invece deciso di fare un passo indietro rinviando formalmente l’assemblea. Una vera e propria spaccatura che non aiuterà certo a risolvere una questione che vede protagonisti decine di lavoratori che chiedono il rispetto dei propri diritti. All’origine della protesta c’è il mancato rispetto di un accordo tra Palazzo Zanca e sindacati che avrebbe dovuto garantire ai dipendenti comunali un acconto sulle spettanze del 2015  di 750 euro per i precari e di 1500 per quelli di ruolo. Soldi che sarebbero dovuti arrivare entro ieri, ma le tasche dei lavoratori sono rimaste vuote. Da qui la decisione di Cgil,Cisl, Csa e Dicap di  indire un’assemblea proprio durante la processione di ferragosto.

“Le Funzioni pubbliche di Cisl e Cgil – spiegano i segretari Clara Crocè e Calogero Emanuele – non sono disponibili a subire il ricatto della precettazione. Ribadiamo,  le ragioni che ci spingono a rinviare l’assemblea invitando il personale a riprendere un’aspra lotta sindacale a partire dal 16 agosto,  sono esclusivamente  rivolte ai cittadini messinesi che non possono subire ulteriori mortificazioni. Come sindacato confederale comprendiamo la delicatezza del momento e le necessitàdella presenza del Corpo della Polizia Municipale, che la città richiede in occasione delsecolare appuntamento della “Vara” e che per Messina ha una alta rilevanza in termini religiosi, culturali, turistici. Questo ci porta a rinviare l’assemblea fissata per il 15 Agosto. L’amministrazione non pensi che il rinvio dell’assemblea rappresenta una rinuncia alle rivendicazioni, anzi il dopo ferragosto ci vedrà impegnati ancora più convinti in una serie di iniziative che saranno intraprese e che da oggi partono con la ferma e convintainterruzione di qualsivoglia relazione sindacale e con l’impegno che tuteleremo i lavoratori nei tavoli deputati al riconoscimento dei diritti maturati che sin oggi sono stati negati”.

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