Le Acli messinesi attraverso il loro presidente provinciale, Antonio Gallo, si esprimono sulla questione della sfiducia al Sindaco Accorinti. Il sindacato infatti, ritiene esaurita ogni funzione positiva della giunta comunale attuale. L’amministrazione in carica nasce dal connubio, al ballottaggio del 2013, tra le aree più conservatrici del mondo politico messinese, le aree che rappresentano politicamente la rabbia e la ripicca e l’integralismo fideistico tipico dei gruppi che hanno sostenuto fin dall’inizio l’attuale primo cittadino.
Non vale la pena ricordare le inadempienze o i fallimenti amministrativi perché già sottolineati autorevolmente da altri, quanto evidenziare il richiamo al dialogo, affermato platealmente, ma negato nei fatti a causa di una cultura politica caratterizzata dal plebiscitarismo e quindi sostanzialmente antidemocratica.
Il dialogo, che è nella più autorevole cultura politica di alcuni grandi del nostro tempo ( Moro, Berlinguer, Pertini etc.), significa avere la capacità di individuare piattaforme programmatiche e politiche con le forze più affini e con i grandi soggetti popolari, non già proporre peraltro inciuci indistinti che mettano insieme destre e sinistre che rappresentano modi di vedere contrapposti anche programmaticamente. L’auspicio è quindi che il Consiglio Comunale ascolti la società civile e provi a recuperare una legittimità perduta, sfiduciando senza riserve un’esperienza amministrativa di cui diamo un giudizio fortemente negativo.
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