Ha dimostrato di avere le idee chiare Valerio Bertotto che questa mattina ha vissuto il suo primo giorno da allenatore del Messina. Il tecnico torinese, ex bandiera dell’Udinese, è stato presentato questa mattina al Palacultura, vista l’indisponibilità del Franco Scoglio, teatro sabato scorso del concerto dei Pooh.
A dare il benvenuto al nuovo allenatore, il presidente Natale Stracuzzi, il direttore generale Giovanni Villari e il direttore sportivo Vittorio Tosto che hanno presieduto la conferenza stampa iniziata con abbondante ritardo. Quella di Bertotto è una scelta ponderata da parte della società che ha deciso di puntare su un tecnico emergente con alle spalle un’importante carriera da calciatore. “Con Bertotto – ha spiegato il dg Villari – possiamo completare la riorganizzazione societaria e costruire un Messina bello e vincente. E’ lui la persona giusta, ha la giusta preparazione, sa valorizzare i giovani con tecniche di lavoro moderne”.
Convinto della scelta anche il direttore sportivo Tosto. “Ci siamo affidati a Bertotto perchè, tra i tanti candidati, è quello che ha le caratteristiche giuste per una piazza difficile ed esigente come Messina. Durante la lunga trattativa ho cercato di provocarlo in tutti i modi possibili, ha dimostrato di avere tanta fame e voglia di far bene. Non potevamo fare scelta migliore”.
A Bertotto spetta un compito tutt’altro che agevole. Occorrerà, infatti, iniziare a lavorare con una squadra ancora in costruzione, iniziando il ritiro di Fiuggi con pochi calciatori a disposizione. Al momento sono otto gli atleti tesserati. Questo il primo ostacolo da affrontare in un percorso che, secondo quanto dichiarato dalla società, dovrà portare il Messina a concludere il campionato nei primi posti della classifica. “Il lavoro non mi spaventa – ha precisato un emozionato Bertotto – ho tanta voglia di mettermi in gioco dopo un’esperienza con la nazionale di Lega Pro lunga tre anni. So cosa significa allenare un club avendo guidato la Pistoiese nell’ultima parte della scorsa stagione, in Toscana ho fatto bene, ma non ho continuato perché non condividevo i programmi futuri. Il mio obiettivo è quello di contribuire a rendere concreto il sogno della società, manterrò sempre il profilo basso e mi impegnerò al massimo nel lavoro quotidiano”.
Per Bertotto, Messina è ancora tutta da scoprire tuttavia, la sensazione è che possa presto nascere l’intesa giusta. “Sapevo che la società si sarebbe innamorata delle mie idee e io del Messina – ha spiegato il nuovo tecnico – il mio è un calcio propositivo, mi piacciono gli attaccanti nonostante il mio passato da difensore. Con la dirigenza ci siamo già confrontati e ci sarà piena collaborazione per costruire un gruppo che abbia valori morali e tecnici. Conto di iniziare il ritiro con una squadra già formata”.
E a proposito di acquisti, il diesse Tosto è tornato sulle posizioni di Gustavo e Tavares. “Entrambi – ha detto Tosto – hanno la porta aperta. Faremo il possibile per averli nuovamente in squadra, ma non siamo disposti a svenarci. Serve gente motivata e con la giusta presunzione, solo con queste qualità si può far bene a Messina”.
Bertotto sarà coadiuvato dal preparatore dei portieri Daniele Grendene, nato a Gorizia il 17/2/74, del collaboratore tecnico Claudio Bazeu, nato a Palmanova il 24/3/63, e del preparatore atletico Francesco Benassi, nato a Pietrasanta (Lucca) il 30/11/1977.
Andrea Castorina
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