Lunedì 21 novembre 2022, il Consiglio dei Ministri del governo Meloni si è riunito per discutere il bilancio di previsione dello Stato per il 2023 e il disegno di legge per il bilancio pluriennale per il tirennio 2023-2025. Tra gli interventi approvati, anche uno che riguarda Messina da vicino: il Ponte sullo Stretto e la riattivazione della Stretto di Messina spa. «Per riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina – si legge nella nota – prevista la riattivazione della società Stretto di Messina spa attualmente in liquidazione».
Ponte sullo Stretto nella manovra della Meloni
«Lunedì in Consiglio dei Ministri – aveva anticipato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini – verrà riattivata la società Stretto di Messina. Conto che in questa legislatura partano i lavori, però serve anche l’Alta velocità. Nessuno può promettere un Ponte in 5 anni con una campata unica di 3,3 chilometri con costi notevoli. Sarò il 5 dicembre a Bruxelles per chiedere che l’Europa faccia la sua parte, partecipi al finanziamento di un progetto che è europeo, quella non è la Messina-Reggio Calabria ma la Palermo-Berlino».
La Stretto di Messina spa, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 aprile 2013, era stata posta in liquidazione e nominato Commissario Liquidatore il prof. Vincenzo Fortunato, entrato in carica il 14 maggio 2013. La Società Stretto di Messina fu costituita nel 1981 in attuazione della legge n. 1158/1971 per progettare, realizzare e gestire il collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente.
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