Salvatore Caruso entra in Consiglio Comunale a Messina al posto del consigliere dimissionario Cateno De Luca. Ieri, lunedì 15 maggio, la Seduta in Aula per la surroga. Il prossimo step sarà quello dell’elezione dell’Ufficio di Presidenza, la cui data, però, non è ancora stata fissata. Non mancano i malumori tra opposizione e maggioranza.
Seduta di “ordinaria amministrazione”, potremmo dire, quella di ieri in Consiglio Comunale. A seguito delle dimissioni di Cateno De Luca, prima da presidente e poi da consigliere comunale, si è dovuto procedere con la surroga. Al suo posto è subentrato in Aula il primo dei non eletti nella lista dell’ex Sindaco di Messina, Salvatore Caruso, 42 anni, candidato in “Con De Luca per Basile” alle elezioni amministrative del giugno 2022.
Ma nel corso della Seduta di ieri, il dibattito non è mancato. Tra maggioranza e opposizione continuano le tensioni, infatti, nell’attesa dell’elezione del nuovo Presidente del Consiglio Comunale e dei due vice. Quindici consiglieri provenienti da centrodestra, centrosinistra e gruppo misto hanno chiesto una votazione urgente che, però, sembra tardi ad arrivare.
La surroga: Salvatore Caruso consigliere comunale al posto di Cateno De Luca
Dopo le questioni in pregiudiziale – di cui diamo conto nel prossimo paragrafo –, si è andati spediti con le pratiche per la surrogazione e l’ingresso in Aula di Salvatore Caruso come nuovo consigliere comunale di Messina. Letta tutta la documentazione del caso, si è passati al giuramento con la formula di rito: «Giuro di adempiere le mie funzioni con scrupolo e coscienza, nell’interesse del Comune, in armonia con gli interessi della Repubblica e della Regione».
Il dibattito in Consiglio Comunale, Carbone: «Si nomini il nuovo Presidente»
Tornando indietro, il dibattito in Aula si mantiene serrato. Ieri, l’intervento in pregiudiziale del consigliere comunale Dario Carbone (FdI): «L’articolo 38 del TUEL ci dice che la surroga del consigliere dimissionario debba avvenire entro e non oltre il decimo giorno dalla protocollazione delle dimissioni del suddetto. Vorrei comprendere come mai siamo andati oltre un termine perentorio. Chiedo, inoltre, di prendere atto della nota con cui ben 15 consiglieri comunali (ne bastavano 7) hanno richiesto la convocazione di una Seduta per l’elezione dell’Ufficio di Presidenza. Ricordo che il Consiglio Comunale si trova in una situazione di stallo effettivo, con il bilancio di previsione 2023-25 da votare entro fine maggio, pena l’arrivo di un commissario; il piano TARI da votare, altrimenti si applicherà quello dello scorso anno; il DUP. Smettiamola con questo teatrino, torniamo a fare politica, a prescindere da quello che sarà l’ufficio di presidenza, perché Messina non può essere ostaggio di tatticismi».
A replicare, il consigliere Alessandro De Leo, che svolge temporaneamente il ruolo di presidente del Consiglio Comunale: «Non mi risulta che si debba procedere alla surroga entro 10 giorni – ha esordito. Per quel che riguarda la convocazione della Seduta per l’elezione dell’Ufficio di Presidenza, non spetta a me ma al vicepresidente vicario».
Più nel dettaglio è entrata poi la Segretaria Generale, Rossana Carrubba: «Rispondo al quesito posto dal consigliere Carbone in merito all’applicabilità del TUEL nella nostra Regione. La risposta è negativa, perché in Sicilia vige per gli enti locali un ordinamento autonomo. Quindi, per tutto quello che riguarda gli organi istituzionali non si applica il TUEL, ma l’ordinamento regionale degli Enti Locali, contenuto in numerose leggi. Vi è quindi una differenza rispetto alla previsione del TUEL. Ci si limita semplicemente a dire che è prevista la surroga al primo consiglio utile, ma non dà un termine».
Sull’elezione del nuovo presidente è intervenuto anche il consigliere comunale del PD, Felice Calabrò: «Ho due quesiti per la Segretaria Generale – ha esordito. Intanto, bisogna che lei ci dica chi deve convocare il Consiglio Comunale per l’elezione del nuovo Presidente. Se si tratta del vicario decaduto, Nello Pergolizzi, abbiamo bisogno di sapere quali sono i temi, in base alle norme». Secondo quesito, quello sulla presunta incompatibilità di Maurizio Croce, sollevato da Nello Pergolizzi.
Chi deve convocare il Consiglio per l’elezione del nuovo Presidente? Replica Carrubba
A sciogliere il nodo posto da Calabrò è stata la Segretaria Generale, Rossana Carrubba. In sostanza, stando al Regolamento del Consiglio Comunale di Messina, il compito di convocare il Consiglio Comunale per l’elezione del nuovo Presidente del Consiglio e del resto dell’Ufficio di Presidenza spetta al vicepresidente vicario; in questo caso Nello Pergolizzi. Per quel che riguarda i tempi, la convocazione va fatta nei 10 giorni successivi alle dimissioni; cosa che è stata fatta. La prima votazione, però, si è conclusa senza la nomina di un Presidente, alla seconda è caduto il numero legale.
A complicare le cose, le dimissioni di Cateno De Luca anche da consigliere comunale. Si è reso necessario procede alla surroga, avvenuta ieri, per ricostituire l’integrità del Consiglio. A convocare la Seduta della surroga è stato il consigliere anziano per voti, Alessandro De Leo, perché il vicario decaduto, appunto Nello Pergolizzi, al momento può soltanto convocare i lavori per l’elezione dell’Ufficio di Presidenza. I tempi, però, non sono più i dieci giorni previsti inizialmente. «È una ricostruzione logica – ha specificato Carrubba –, non prevista in testi di legge o nel regolamento». Per quel che riguarda la presunta incompatibilità di Maurizio Croce, la Segretaria Generale sta studiando il caso.
Quindi, adesso non resta che attendere la convocazione del Consiglio Comunale per l’elezione del nuovo Presidente e dei due vicepresidenti.
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