Lo spettro della Fondazione Messenion torna ad aleggiare tra le pareti di Palazzo Zanca: a tirarlo fuori dal cassetto, il sindaco di Messina, Federico Basile, in un post sui social dedicato alla Festa della musica. Di cosa parliamo? Di una “fondazione di partecipazione” che la Giunta De Luca aveva provato a creare, tra Comune e Città Metropolitana, ma che il Consiglio Comunale aveva bocciato.
Nel dicembre del 2021 la Giunta De Luca aveva approvato una delibera per la costituzione di una fondazione di partecipazione, istituita da Palazzo Zanca e Palazzo dei Leoni e denominata Fondazione Messenion, che avesse l’obiettivo di ideare e promuovere cultura. Pochi mesi dopo, nel marzo del 2022, il documento è approdato in Consiglio Comunale, dove è stato bocciato. Ieri, però, il neo-eletto sindaco di Messina, Federico Basile, ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook ufficiale con su scritto: «Concludiamo in bellezza la Giornata dedicata alla Festa della Musica, un’arte che nella nostra città vogliamo rilanciare in tutte le sue forme. Per questo intendiamo creare la Fondazione Messenion anche per dare alle nostre orchestre stabilità e occasioni di crescita professionali!».
Cos’è la Fondazione Messenion
Secondo la delibera approvata dalla Giunta De Luca e bocciata dal Consiglio Comunale, la Fondazione Messenion dovrebbe nascere dall’accordo tra Comune e Città Metropolitana, avrebbe una durata limitata, sarebbe persona giuridica di diritto privato senza fine di lucro, dotata di piena capacità di agire e piena autonomia statutaria e gestionale e opererà sia in ambito nazionale che internazionale (con sede a Messina e, non si esclude, all’estero). La dotazione iniziale sarebbe di 200mila euro, provenienti al 50% dai due soci fondatori. Potrebbe usufruire di «conferimenti in denaro, beni mobili, beni immobili o altre utilità, effettuati dai Fondatori o dai Partecipanti o da soggetti terzi». Potrebbe richiedere finanziamenti pubblici, regionali ed europei.
Scopo della Fondazione era quello di diventare «centro di ideazione e produzione di cultura», di promozione culturale, attraverso la realizzazione di iniziative ed eventi musicali, artistici e sociali, «anche attivando forme di collaborazione con altri soggetti pubblici e privati».
Attualmente la delibera non è ancora stata ripescata, ma sembrerebbe essere tra i progetti che la nuova Giunta Basile ha in mente di ripescare dalla vecchia Amministrazione.
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