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Enrico Letta a Messina per De Domenico: «Franco sarà un grande sindaco»

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Continuità territoriale, lavoro, giovani, PNRR: questi i temi principali discussi da Enrico Letta a Messina, a piazza Casa Pia, per mostrare il suo supporto al candidato sindaco del centrosinistra, Franco De Domenico. «Sarà un grande sindaco di Messina – ha affermato il segretario nazionale del Pd. Siamo qui con una coalizione cui diamo grande importanza. Insieme deciderete chi sarà il prossimo presidente della Sicilia».

Prosegue la discesa dei “Big” in Sicilia per le elezioni amministrative 2022. Dopo la capogruppo alla Camera, Debora Serracchiani, l’ex Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia e il Ministro della Salute, Roberto Speranza, è stato il turno del segretario del PD nazionale, Enrico Letta, di approdare alla città dello Stretto. L’appuntamento si è svolto ieri pomeriggio a piazza Casa Pia.

Pietro Navarra: «Riassumo questa campagna elettorale in due parole: libertà e sicurezza»

Il primo a salire sul “palco” di piazza Casa Pia è stato l’onorevole del Pd, Pietro Navarra: «Abbiamo liste forti – ha sottolineato –, con persone motivate, non raccattate per fare numero. A determinare il risultato non sarà la quantità dei candidati, ma la loro qualità. Per riassumere questa campagna elettorale mi vengono due parole: libertà e sicurezza. Libertà dall’imbroglio e dalle bugie, come il tram volante o l’abolizione delle partecipate. Libertà significa anche risanamento, sociale ed economico. Una città sicura è un luogo in cui puoi curarti negli ospedali senza emigrare, che garantisce formazione, salute e lavoro. In cui le imprese possano nascere, crescere e creare ricchezza». 

A seguire, un breve intervento del segretario regionale, Anthony Barbagallo: «Non si scrive solo la storia di questa comunità, ma si scrive anche la consapevolezza che questa terra può voltare pagina. Possiamo scrivere tutti una nuova grande storia d’amore accanto a Franco De Domenico sindaco di Messina».

Enrico Letta a Messina: «Insieme deciderete chi sarà il prossimo presidente della Sicilia»

Poi è stato il momento del segretario nazionale del Pd, Enrico Letta: «Siamo qui con una coalizione cui diamo grande importanza. Una coalizione che nelle prossime settimane si ritroverà insieme nelle primarie. Insieme deciderete chi sarà il prossimo presidente della Sicilia».

Temi principali del suo intervento sono stati il lavoro e i giovani: «Dobbiamo occuparci soprattutto di quelle persone che si alzano all’alba per un lavoro che gli porta troppi pochi soldi. Il nostro è un paese fatto di salari bassi, lavoro che non c’è, soprattutto per i giovani. Un punto è fondamentale: basta a stage gratuiti. Il lavoro deve essere pagato sempre e deve essere pagato bene. Come fa il paese come il nostro ad avere un futuro se i ragazzi di 20 e 30 anni stanno a casa con i genitori? I giovani devono vedere un futuro a Messina. Dobbiamo impegnarci a mettere i ragazzi al motore del Paese. Questo paese deve uscire tutto insieme dalla crisi». Da lì, il discorso si è quindi spostato sul PNRR (Piano Nazionale di ripresa e resilienza), su come le risorse a disposizione debbano servire a colmare il gap tra Nord e Sud. «C’è bisogno di fare di tutto il prima possibile perché i progetti vengano approvati e vengano realizzati. Sono risorse che provengono da una logica di solidarietà a livello europeo».

enrico letta a messina

Infine, Enrico Letta ha ripreso le parole dette da Pietro Navarra: «Libertà e sicurezza non sono parole di destra. La sicurezza sanitaria che abbiamo applicato durante la pandemia è la più importante applicazione del concetto di sicurezza. Sicurezza non è tenere le armi in casa. Vinceremo riconquistando queste parole, declinandole insieme alle nostre parole di questi anni: inclusione sociale, solidarietà, rispetto. Non ti dico vai sereno, Franco, ma ti dico vai tranquillo».

Nella sua trasferta a Messina, il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, incontrato, in due differenti confronti, i sindacati Cgil, Cisl e Uil e, successivamente, in Camera di Commercio, Sicindustria Messina, la Giunta camerale con diversi rappresentati delle forze produttive della città. Focus degli incontri sono stati il lavoro, il PNRR e la continuità territoriale. «In questi anni – ha detto il segretario nazionale del Pd – è stato particolarmente difficile vivere il mondo della rappresentanza, ma proprio la pandemia ci ha insegnato quanto siano fondamentali i corpi intermedi. Questa, tra l’altro, è la città che ha raggiunto il record della disintermediazione. L’utilizzo dei fondi del Pnrr per noi rappresenta un’operazione di portata europea – ha aggiunto – perché se useremo bene quei fondi, guadagneremo in credibilità e potremo ottenerne di altri».

Prima che iniziasse il suo intervento, il segretario del Pd è stato chiamato da alcuni lavoratori della Blu Jet. Letta ha replicato che li avrebbe ascoltati dopo l’evento.

Franco De Domenico: «Noi siamo una coalizione, altri sono un’accozzaglia di interessi»

franco de domenico

Infine, è stato il momento del candidato sindaco di Messina alle elezioni amministrative del 12 giugno, Franco De Domenico (in presenza, perché guarito dal covid): «Vogliamo rinnovamento e cambiamento, perché abbiamo vissuto anni di oscurantismo. Vogliamo una città diversa, unita e coesa. Vogliamo dimenticare il passato, ma anche guardare al futuro con grandi idee, grandi prospettive e grandi alleanze».

Anche per lui, tema principale dell’intervento di ieri a piazza Casa Pia è stato quello del lavoro: «Abbiamo lavorato molto su un programma che è incentrato sul lavoro. Il lavoro che dà dignità, come ci ha detto papà Francesco. E non dare la possibilità agli uomini e alle donne di guadagnare il pane è ingiustizia sociale. Il lavoro deve essere sicuro. Non posso fare a meno di ricordare chi sul lavoro ha perso la vita. Dobbiamo garantire paghe dignitose».

«Messina – ha proseguito – è sempre ultima nelle classifiche sulla qualità della vita. Dobbiamo quindi creare le condizioni di vivibilità che la possano rendere attrattiva, a partire dai servizi. Dobbiamo attrarre fattori produttivi, competenze, tecnologie. Messina non deve essere una città di transito. Dobbiamo pensare lo sviluppo economico non solo sul turismo, ma anche sull’agricoltura e altri fattori. Messina deve avere non solo uno sviluppo economico ma anche sociale». 

Poi il candidato sindaco Franco De Domenico è passato al piano di riequilibrio (non risparmiando una stoccata contro il candidato di Sicilia Vera, Federico Basile): «Noi assumeremo, perché si potrà. Non faremo come il candidato sindaco del sindaco uscente che ha firmato un atto nel quale ha bloccato le assunzioni per i prossimi tre anni, per garantire il Piano di riequilibrio. Noi il Piano di riequilibrio lo faremo, lo faremo con competenza e con attenzione, ci rivolgeremo al governo nazionale, ci confronteremo e per realizzarlo nel modo migliore possibile. Perché deve essere un piano che dovrà essere sostenibile ma non dovrà soffocare la città e deve guardare all’“espansione” delle assunzioni per garantire i servizi essenziali, soprattutto sotto il profilo sociale».

Poi il tasto “TARI”: «Non è possibile che si paghi una TARI così alta. È così elevata perché c’è un servizio disorganizzato e cosa issimo. Avevano promesso la riduzione con la differenziata, invece è aumentata. Sono state anche tolte le esenzioni alle fasce più deboli. Dobbiamo ricordarci delle tariffe per i villaggi». Poi il candidato sindaco del centrosinistra ha passato in rassegna alcuni dei temi della sua campagna elettorale: la Messina smart (intesa non come sorveglianza, ma come una città capace di dare servizi digitali efficienti ai cittadini); la trasparenza dei bilanci; l’occhio alle singole circoscrizioni; la creazione di una economia del mare; e così via.

Infine, qualche freccia avvelenata contro gli altri candidati a sindaco di queste elezioni amministrative 2022: «Noi siamo una coalizione, altri sono un’accozzaglia di interessi. Il centrodestra non è riuscito a trovare l’accordo su un sindaco politico e si è fatto imporre un sindaco tecnico. Poi abbiamo la coalizione del sindaco in fuga; lì vediamo capilista che vengono messi solo perché si chiamano come chi crea la lista. Abbiamo un movimento meridionalista supportato dalla Lega, che litiga con Salvini pur avendolo all’interno».

Enrico Letta a Messina per le elezioni amministrative 2022 – FOTO

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