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«Emergenza tir non ancora risolta». “La Nostra Città” sulla viabilità cittadina

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lanostracittàIl Comitato “La Nostra Città” scrive all’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola, e al comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi, per sottoporre alla loro attenzione la «precaria condizione del traffico urbano», ancora più aggravata dalle operazioni di dragaggio dell’approdo di Tremestieri.

«Tale situazione — si legge nella nota del Comitato — peggiora ancora di più la situazione. L’efficacia delle ordinanze, che avrebbero dovuto limitare il transito dei mezzi pesanti, si è oltretutto dimostrata insignificante. A fronte di tale situazione non abbiamo riscontrato, da parte dell’Amministrazione comunale, alcun provvedimento immediato che, in qualche modo, garantisse la sicurezza dei cittadini e una regolamentazione dei flussi di traffico da e per gli approdi».

“La Nostra Città” si sofferma anche su quanto accaduto sulla tangenziale solo qualche giorno fa: «Il guasto all’autocisterna che ha causato la fuoriuscita di zolfo fuso avrebbe potuto avere più tragiche conseguenze se fosse avvenuto dentro la città. Ci sembra di tutta evidenza che la mancanza di provvedimenti urgenti e adeguati (transito per fasce orarie; rigido controllo del rispetto del codice della strada, organizzazione di aree di stoccaggio in prossimità degli approdi), oltre a configurare omissione di atti dovuti, rappresenti un’esplicita ammissione di impotenza nella gestione del delicato sistema del traghettamento nello Stretto di Messina».

A finire sotto i riflettori anche «la mancanza di strategia e di esercizio del ruolo istituzionale rappresentativo» nella dismissione operata da Rfi.

«Il Comitato “La Nostra Città” — conclude la nota —, nell’auspicare un adeguato impulso dell’Amministrazione comunale nella tutela dei diritti dei cittadini e nell’instaurazione di un sistema di responsabilità dei rischi secondo cui è finanziariamente responsabile colui che provoca il rischio (autotrasportatore e/o società di traghettamento e/o ente concessore degli approdi di imbarco e sbarco), chiede un programma di misure atte a fronteggiare un’emergenza che si prospetta ancora lontanissima dall’essere risolta». 

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