Elezioni Regionali Sicilia, Articolo Uno con Claudio Fava: «È finito il tempo della rassegnazione»

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Articolo Uno apre la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali del prossimo autunno 2022 in Sicilia e punta su Claudio Fava, candidato alle primarie del centrosinistra: «Questa scelta – commenta il segretario Domenico Siracusano – ci offre la conoscenza della questioni maturata in questi cinque anni di opposizione e l’autonomia di agire fuori da logiche spartitorie e centri di potere». Ieri, il confronto al “Centro Ganimè” di Giammoro.

Un lungo dibattito finalizzato da un lato a dare il via alla campagna elettorale, mostrando il proprio appoggio alle candidatura del parlamentare ARS Claudio Fava alle primarie del centrosinistra in Sicilia; dall’altro a fare un’analisi delle ultime elezioni amministrative, con particolare riferimento al risultato di Messina. A partecipare, tra gli altri, il segretario provinciale di Articolo Uno, Domenico Siracusano, la deputata nazionale Maria Flavia Timbro e l’onorevole Claudio Fava.

Tra gli argomenti trattati, il “fenomeno” De Luca: «Quello che è accaduto nel capoluogo e nei comuni al voto nelle scorse settimane – ha affermato Siracusano – ci racconta che oltre gli schemi politici e la qualità delle persone conta la capacità di lettura della complessità delle comunità e la connessione con le persone. Il “fenomeno” De Luca, capace di acquisire il voto strutturato e quello di protesta, ma anche un cospicuo voto di opinione, deve farci riflettere anche in vista delle regionali e impegnarci nella costruzione di relazioni di prossimità sui territori». Per quel che riguarda le prossime elezioni regionali ha aggiunto: «Con le primarie abbiano sottratto la scelta di deve guidare il centrosinistra a un caminetto di capi corrente affidandola alle siciliane e ai siciliani». «Abbiamo – ha concluso – una grande opportunità. La scelta di Claudio Fava alla guida di una coalizione di centro-sinistra ci offre la conoscenza della questioni maturata in questi cinque anni di opposizione e l’autonomia di agire fuori da logiche spartitorie e centri di potere».

Sulla stessa lunghezza d’onda l’Onorevole Maria Flavia Timbro: «Le amministrative sono state faticose – ha affermato – e, per certi aspetti, dolorose e su questo la riflessione dovrà continuare ma adesso il massimo dell’impegno va profuso per le Primarie. Attraverso Claudio Fava dobbiamo parlare alla Sicilia che chiede un cambiamento forte rispetto a questi anni di malgoverno della destra creando le premesse per un modello di governo che porti dentro il palazzo il cambiamento che ci meritiamo».

A concludere, infine, è stato il candidato alle primarie e presidente della Commissione Antimafia all’ARS, Claudio Fava, che ha contestato il Governo Musumeci, definendolo «incapace di aggredire la questioni del ciclo dei rifiuti poiché sotto scacco di interessi privati, responsabile di avere bloccato le assunzioni di dirigenti in Regione diminuendo la capacità progettuale dell’ente che sistematicamente vede bocciate tutte le proposte avviate verso il Governo Nazionale e l’UE, inadeguato nell’utilizzo dell’immenso giacimento dei beni culturali siciliani (10 beni Unesco e migliaia di musei) che fruttano solo 3 miliardi di euro di fatturato a fronte di una Lombardia che con un patrimonio molto meno cospicui ricava 10 miliardi, scandaloso per la gestione della sanità che invece di tutelare il diritto primario alla salute serve unicamente a foraggiare gruppi di potere politico-elettorale».

In merito alle primarie, e alle prossime elezioni regionali in Sicilia, Claudio Fava ha poi aggiunto: «Le siciliane e i siciliani del campo progressista da 16 anni in su potranno fare una scelta che difficilmente i partiti avrebbero fatto, darci l’occasione di far vivere i valori e le idee della Sicilia migliore nella dimensione del governo e non della mera testimonianza. È finito il tempo della rassegnazione e della lamentazione, abbiamo la possibilità di cambiare veramente le cose: la mia storia e il lavoro di questi cinque anni mi consentono di dire che siamo nelle condizioni di trasformare la nostra regione e creare le condizioni perché le decine di migliaia di ragazze e ragazzi che sono andati via possano scegliere di tornare non per un romantico legame con la propria terra ma perché una Sicilia connessa, collegata e al centro del Mediterraneo può essere un’opportunità straordinaria».

Nel corso del dibattito sono state affrontate le questioni di fondo per lo sviluppo locale – lavoro, ambiente e salute – ed un’analisi del voto declinata nei vari contesti della provincia con gli interventi di: Egidio Maio (Zero Waste Sicilia), Roberto Saia (Orizzonte Comune Villafranca), Pippo Parisi (Referente Articolo Uno Zona Jonica), Nella Foscolo (Vicesindaca Nizza di Sicilia), Andrea Carbone (Responsabile Europa Verde Messina), Massimo Grasso (Coordinamento Articolo Uno Tirrenica) Ketty Costa (Forum Giovani).

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