Elezioni. Il programma di Gaetano Sciacca per Messina tra miti e paesaggio

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Gaetano SciaccaElezioni. Il programma per la riqualificazione di Messina del candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Gaetano Sciacca, parte dal mare, dalla valorizzazione del paesaggio e dal recupero della tradizione e del folklore locale.

Ufficializzata la sua candidatura alla carica di primo cittadino lo scorso giovedì 3 maggio, il candidato pentastellato fa chiarezza sulla propria visione per il futuro della città dello Stretto. Tra i punti chiave finora illustrati ci sono: il recupero della Fiera di Messina, l’istituzione di un assessorato alle periferie e, appunto, la riqualificazione e valorizzazione del territorio, da realizzare “mettendo in rete le unicità geografiche e culturali”.

«Messina – ha spiegato il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle – possiede una ricchezza ambientale con pochi eguali al mondo. Abbiamo la fortuna di vivere in uno scorcio di terra con caratteristiche paesaggistiche assolutamente peculiari, con uno dei litorali più estesi e variegati d’Italia e un polmone verde incontaminato a ridosso dell’abitato che deve essere tutelato. Per questo è fondamentale, innanzitutto, proteggere l’habitat naturale, mettendo il territorio al riparo da cementificazioni selvagge e speculazioni edilizie, per poi delineare un progetto sinergico di rilancio che possa creare un indotto, favorendo la crescita dell’occupazione e del turismo stanziale»

Un progetto che, nella visione di Gaetano Sciacca, si configura attraverso sei punti focali: il riconoscimento della parte sommersa dello Stretto di Messina fra i siti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, che costituisce una sorta di “Museo naturale diffuso”; la creazione di un itinerario turistico sul mare, con visite guidate ed escursioni; il risanamento e la bonifica dei litorali, eliminando, inoltre, le barriere architettoniche e gli scarichi fognari; un waterfront “sostenibile”; la messa in sicurezza e la manutenzione del Pilone di Torre Faro, con la creazione di una “piazza nel cielo sospesa tra due mari”; l’ideazione di un “percorso del Mito”.

In sostanza, il programma si propone di puntare sulle bellezze paesaggistiche del territorio messinese, dai fondali ai litorali, per rafforzarne la capacità di attrarre turisti, stanziali e crocieristi, e di occupare il tempo libero degli abitanti della città, creando un circuito economico efficiente.

Ma alla riqualificazione delle risorse offerte dalla natura, il candidato pentastellato intende accostare anche un recupero della cultura letteraria e folkloristica della città, attraverso la messa in forma di un circuito di opere d’arte, musei, installazioni e festival tematici che raccontino i miti fondanti di Messina: da Colapesce a Scilla e Cariddi, da Omero a Horcynus Orca.

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