Già consigliere comunale e vicepresidente vicario, Nino Interdonato si ricandida al Consiglio Comunale con Sicilia Futura, partito della coalizione di centrodestra che ha scelto di appoggiare Maurizio Croce come candidato sindaco di Messina. Dopo Salvatore Sorbello per Ora Sicilia e Alessandro Russo per il Pd, un altro esponente dell’assemblea riconferma il suo impegno per le elezioni amministrative previste per il 12 giugno 2022.
Mentre ancora Fratelli d’Italia deve sciogliere la riserva e, nelle scorse ore, ha mandato una nota stampa che lasciava intendere un possibile distacco dalla coalizione – «Auspichiamo coesione – scrive il coordinatore cittadino Pasquale Currò, ma ove non si raggiunga siamo pronti ad offrire alla coalizione e alla città una nostra proposta, esattamente come a Palermo»; una parte del centrodestra appare compatta sulla candidatura di Maurizio Croce a sindaco di Messina. Di questa parte – che comprende, oltre a Forza Italia, anche Ora Sicilia, Sicilia Futura, Udc e Democrazia Liberale – fa parte Nino Interdonato, eletto nel 2018 con Sicilia Futura al Consiglio Comunale, di cui è vicepresidente vicario, che oggi ha annunciato la propria ricandidatura.
L’obiettivo? Portare avanti le azioni intraprese in questi quattro anni e andare oltre, con un occhio di riguardo agli imprenditori, oggi profondamente segnata dalla crisi generata dal covid-19, e al turismo: «Abbiamo dato il via in questi anni – ci spiega Nino Interdonato – ad attività importanti che vanno completate, l’affidamento in gestione del Pilone, la gestione degli impianti sportivi, la riforma dell’occupazione suolo pubblico, con tutti i dehors che sono nati, il protocollo nel centro storico, la celebrazione dei matrimoni nelle sale private. Ora bisogna portarle avanti e completarle».
E adesso? «Adesso – conclude Interdonato – serve rilanciare il volano turistico, una procedura come quella di affidamento a privati del Pilone può portare un indotto importante. Poi, soprattutto, bisogna, per quel che riguarda il centro, approvare il Piano Urbano del Traffico che in quattro anni non è mai arrivato in aula, ma che avrà un impatto importante anche sulle attività commerciali».
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