Dai liquami in mare ai tombini insabbiati: come si presenta la spiaggia di Sant’Agata

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Il consigliere della VI Municipalità di Messina, Massimo Costanzo tira le somme di questa stagione estiva che sta per concludersi e lo fa concentrandosi sulla situazione del borgo marinaro di Sant’Agata: dai liquami che si riversano in mare alla pulizia della spiaggia.

«Il villaggio – scrive l’esponente del Gruppo Misto – è stato interessato da numerosi interventi tampone riguardo la fuoriuscita di liquami che si sono riversati fino a mare. La condotta, che passa a ridosso della spiaggia, ha bisogno di un adeguamento radicale, perché la portata non è più idonea rispetto agli insediamenti abitativi e la sabbia non agevola il deflusso corretto. Non è stato quindi possibile godere della bellezza della spiaggia».

Secondo Massimo Costanzo, la pulizia effettuata dalla Messina Servizi Bene Comune non sarebbe stata efficace: «A tratti – continua il consigliere di circoscrizione – è stata resa non agevole in quanto non vi è un piano attuale che regoli la gestione e gli spazi di barche, verricelli e carrelli pertanto gli operatori con i loro strumenti hanno fatto il possibile ma poteva essere fatto meglio se la spiaggia fosse stata regolata da un piano spiagge».

Anche la situazione del torrente non sembra essere delle migliori: «La foce del torrente, prima nella strada via Pietro Caristi e poi nella spiaggia, rilascia ogni tipo di rifiuto che ignoti abbandonano a monte del torrente. I tombini dell’AMAM sono sommersi dalla sabbia e fuoriusciti dalla sede stradale, quasi esplosi il che evidenzia che sotto c’è qualcosa che non va. In conclusione, sarebbe auspicabile realizzare un tracciato stradale che dall’ex mini-autodromo fino a Papardo, se urbanizzato completamente con servizi e sottoservizi, sarebbe un lungo mare unico nel suo genere sia per pista ciclabile e pedoni che per autovetture».

Massimo Costanzo si dice disponibile a un incontro con l’Amministrazione e i referenti dell’AMAM.

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