Claudio Conte

Conte a Manna: “Non ero io l’allenatore all’Atm ma il Cda o come adesso il commissario”

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Claudio ContePrima con il sindacato Orsa adesso con il commissario Atm Domenico Manna. All’ormai ex direttore generale della municipalizzata, Claudio Conte, le parole rilasciate ieri da Manna “in una squadra che va male il primo che si cambia è l’allenatore” non sono andate giù. Manna, nel luglio scorso, ha firmato l’atto che revoca la proroga del contratto al manager. Conte, dal prossimo 5 ottbre, non sarà più  Dg dell’Atm e oggi ha qualcosa da dire al dirigente comunale tornato in via La Farina su decisione del sindaco Accorinti: “Non sono d’accordo con il paragone calcistico utilizzato, l’allenatore di una squadra di calcio è quello che decide la strategie e dunque non posso essere io ma il consiglio d’amministrazione o come è attualmente il commissario, in Atm chi stabilisce indirizzi e strategie come un allenatore di calcio è il Cda o il commissario e non certo quel “malcapitato” del direttore generale che deve eseguire le direttive senza contestare”. Conte fa alcuni esempi: “E’ l’allenatore e dunque Cda o commissario che ha deciso che bisogna pagare il Premio Presenza a 420 dipendenti per un costo annuo di oltre un milione di euro, è l’allenatore e dunque Cda o commissario che su delibera decide di far riqualificare 25 persone addette alla pulizia con un costo di 25mila euro l’anno a persona che fanno in totale all’anno 625mila euro e ritengo che in nessuna azienda si sarebbe mai fatto, questi sono fatti che non decido io, certo io decido i turni, gli ordini di servizio, ovvero “stupidaggini” rispetto ad altre decisioni; è l’allenatore e dunque il Cda o il commissario a decidere di gestire un tram senza contratto di servizio, ormai lo sanno tutti che la mia mancata riconferma è dipesa dallo “scontro” tra burocrazia comunale e burocrazia Atm che ha portato a non approvare i bilanci aziendali, quello che dico sulle decisioni è scritto nello statuto dell’Atm e non lo segnalo io, è stato facile attribuire al direttore generale tutte le responsabilità di decisioni piovute sulla sua testa; mi dispiace – conclude Conte – che il paragone calcistico sia stato già utilizzato in passato dal sindacato Orsa e adesso usato anche da Manna che reputo invece una persona competente ed equilibrata”. @Acaffo

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