«Si elegga subito il nuovo presidente oppure non parteciperemo ai lavori d’Aula e ci rivolgeremo agli enti locali»: in Consiglio Comunale l’opposizione di centrodestra, parte del Gruppo Misto e la lista civica “De Domenico Sindaco” si compatta contro la maggioranza del sindaco di Messina, Federico Basile. Nel mirino, i ritardi per l’elezione dell’Ufficio di Presidenza, dovuti, secondo i consiglieri, alle ambizioni di Cateno De Luca, candidato a sindaco di Taormina.
Elezione presidente del Consiglio Comunale di Messina: ritardi e rinvii
Tutti riuniti in Sala Commissioni, i consiglieri comunali di Ora Sicilia, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, parte del Gruppo Misto e lista “De Domenico Sindaco” chiedono a gran voce l’elezione del nuovo Ufficio di Presidenza, decaduto con le dimissioni di Cateno De Luca da Presidente del Consiglio Comunale. Da allora è trascorso un mese, una prima elezione andata a vuoto, poi un rinvio a causa delle successive dimissioni anche da consigliere comunale di Cateno De Luca. Adesso, mentre l’opposizione chiede si proceda alla votazione, un nuovo stop è imposto dalle dimissioni di Alessandro De Leo, che ha deciso lo scorso venerdì 19 maggio di abbandonare l’incarico. Adesso è necessario la surroga, ovvero la sua sostituzione, per ristabilire l’integrità del Consiglio Comunale.
Per i consiglieri comunali dell’opposizione tutti questi ritardi e rinvii – comprese le dimissioni, dilazionate dell’ex sindaco di Messina, e quelle di Alessandro De Leo – altro non sarebbero che una strategia elettorale portata avanti da Cateno De Luca in vista delle elezioni amministrative del 28 maggio a Taormina.
L’opposizione: «Strategia elettorale di De Luca»
A spiegare le motivazioni dell’opposizione, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Dario Carbone: «Dalle dimissioni di Cateno De Luca da Presidente del Consiglio Comunale è trascorso un mese e ancora siamo senza Ufficio di Presidenza – afferma. Si continua con questa attività ostruzionistica e dilatoria. Ci giungono voci di una possibile convocazione del Consiglio Comunale solo per la surroga di Alessandro De Leo sabato 27 maggio. Questo è inaccettabile, perché non possiamo comprendere e sapere da terze parti informazioni che dovrebbero arrivare a noi per primi».
«Auspichiamo – prosegue – che la consigliera Serena Giannetto (che svolge le funzioni di presidente temporaneamente in quanto consigliere più anziano per voti, ndr), come già richiesto in più occasioni, anche in maniera ufficiale, possa convocare il Consiglio anche per l’elezione dell’ufficio di presidenza. Se così non fosse ci rivolgeremo all’assessorato agli Enti Locali. E, soprattutto, penso di parlare a nomi di tutti, non accetteremo convocazioni del Consiglio per altri temi. Non si scherza più perché ne va della credibilità del Consiglio Comunale».
Sulla stessa lunghezza d’onda, il collega Libero Gioveni: «Ormai è palese per tutti che questa manovra è stata fatta per le elezioni amministrative di Taormina. Una manovra che fa male alla città. Se mai dovesse esserci una convocazione del consiglio mettendo all’ordine del giorno atti contabili importanti senza l’elezione, valutiamo di rivolgerci alla Procura della Repubblica». A seguire, l’intervento di Cosimo Oteri (Forza Italia) che ricorda i prossimi impegni del Consiglio Comunale: «Per le ambizioni personali di una persona non si stanno votando atti urgenti come il DUP o il Piano Tari. De Luca è un traditore seriale, raccoglie più dimissioni che elezioni».
Grandi assenti, i due consiglieri comunali del Pd Felice Calabrò e Antonella Russo, con i quali sembrerebbe non esserci ancora un accordo per il nome da portare avanti come candidato per la presidenza del Consiglio Comunale di Messina.
(212)