Chiuso il tavolo con i sindacati sul Salva Messina: ecco il futuro delle società partecipate

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«Oggi parlerò poco». Ha esordito così il sindaco Cateno De Luca quando questa mattina ha dato il via a Palazzo Zanca alla conferenza stampa conclusiva degli incontri concertativi avuti sul Salva Messina con le organizzazioni sindacali attive nella città dello Stretto.

Dopo oltre 40 ore di confronto, avvenute nel weekend tra Amministrazione e parti sociali, il Salva Messina sembra avere ormai la strada spianata. I sindacati, CISL, CISAL, ORSA e UGL, dopo aver richiesto alcune modifiche al documento, hanno dato il loro lascia passare alle misure previste dalla manovra: ora non resta che attendere di vedere come verranno messe in pratica.

«Desidero che parlino le organizzazioni sindacali – ha dichiarato, quindi, il primo cittadino. Nel confronto ho scelto una linea opposta rispetto ai miei predecessori, ho scelto la trasparenza. Ho portato carte e conti e le ho messe a disposizione dei sindacati, che mi hanno confermato di non aver mai avuto la possibilità di accedere a questi documenti».

In merito alle reazioni piuttosto “accese” delle scorse settimane, il primo cittadino ha annunciato un cambio di linea: «Devo usare le mie energie per attività utili a portare avanti il progetto che abbiamo per la città – ha specificato. Ammetto, inoltre, di aver cambiato idea su alcuni punti, le concertazioni servono a questo, a vedere altri punti di vista e a modificare, in meglio, le proposte presentate».

Per fare un esempio di questo spirito conciliativo, il Sindaco ha ricordato il cambio di rotta sulla gestione delle pulizie del Palazzo comunale. Se inizialmente si era pensato a una internalizzazione del servizio, ricollocando personale di categoria A, si è deciso, infine, di fare marcia indietro. Molte delle figure in questione, infatti, andranno in pensione a breve e non avrebbe senso “forzare le cose”.

Dopo aver espresso la volontà di «non commettere con ATM gli stessi errori fatti con MessinaServizi, che ha ereditato i problemi di MessinAmbiente», e di cancellare, quindi, dalla manovra il taglio dei trasferimenti all’Azienda Trasporti, Cateno De Luca ha passato la parola ai rappresentanti dei sindacati.

Il primo a intervenire è stato Antonino Genovese, segretario della CISL: «In questi anni siamo stati abituati a vedere lavoratori non valorizzati o sfruttati, e una macchina amministrativa che produceva debiti, disorganizzata e disomogenea e che, in definitiva, rendeva il cittadino il soggetto vessato».

«I documenti che abbiamo condiviso e approvato stanotte – ha dichiarato – sono in linea con quelle che sono state le nostre idee nell’ultimo decennio, non negli ultimi mesi. Certo, le prime proposte che aveva formulato il Sindaco non ci sono piaciute, molte ci hanno preoccupato e sarebbe stato più facile prendere il cappello e tirarlo per aria piuttosto che provare a cambiare le cose. Ma abbiamo negoziato, abbiamo approfondito e siamo arrivati a dei risultati, a una linea condivisa».

A seguire, è stato il turno di Pietro Fotia della FIADEL: «Siamo riusciti a trovare un piano generale – ha commentato. Ora dovremo fare decine di accordi perché diventi esecutivo, effettivo. Dovremo controllare, intervenire se ci saranno dei problemi. Però sappiamo di avere un vantaggio: che anziché impiegare mesi per le concertazioni, possiamo ottenere risultati in “maratone” di 40/50 ore».

In ultimo, prima di lasciare nuovamente la parola al Sindaco, UGL e CISAL hanno espresso soddisfazione per i risultati raggiunti.

In conclusione, ha preso la parola nuovamente il sindaco De Luca, che ha voluto puntare l’attenzione su Gianluca Cangemi della funzione pubblica di CGIL Messina, presente ma non seduto al tavolo del Salone delle Bandiere: «Volevo ringraziare Gianluca Cangemi – ha affermato il primo cittadino. La sua presenza qui è dovuta a un evento di quest’estate. Il progetto riguardante la strategia sui servizi sociali proviene, infatti, da un confronto avuto a luglio con Clara Crocè, della funzione pubblica Regionale».

«Le ho posto alcune questioni del nostro programma – ha chiarito De Luca – le ho chiesto consiglio, lei ha preparato alcuni documenti che io ho messo sul tavolo in questi giorni. Il progetto conclusivo è figlio anche della funzione pubblica CGIL. Gianluca lo sapeva,  per questo è qui».

Il quadro determinatosi oggi, ha comunicato il Sindaco, è servito ad avviate una strategia di relazioni industriali innovativo: «Noi vogliamo condividere i percorsi con i sindacati – ha aggiunto. A questo punto, però, vanno coinvolte anche le organizzazioni di categoria».

«È vero che la città di Messina ha meno debiti di Catania e di Palermo, ma non ha le stesse capacità di ripresa, è entrata in una spirale depressiva – ha proseguito. Non è una questione di soli numeri, ma di sentimento collettivo. Il nostro obiettivo era di cambiare il rapporto da conflitto a confronto, c’è chi è rimasto alla prima fase, ma spero si possa andare avanti, fare il passo successivo».

In conclusione, il primo cittadino ha aperto al confronto con la Giunta precedente dichiarando di non aver mai ricevuto l’email di invito di MessinAccomuna alla conferenza tenuta sabato scorso a Palazzo Zanca.

Ma cosa prevede esattamente il Salva Messina? A cosa hanno detto sì le organizzazioni sindacali presenti questa mattina? Tra le misure previste dal pacchetto di provvedimenti messo a punto dall’Amministrazione figurano: la trasformazione di ATM da Azienda Speciale a Spa (Società per Azione), la creazione di una nuova Agenzia che si occupi della gestione dei servizi sociali, l’implementazione del trasporto pubblico con servizi come, lo scuolabus, il car e il bike sharing, la cancellazione dalla manovra del prelievo forzoso dallAMAM.

Questi, in sintesi, i punti principali. Un approfondimento sul futuro delle singole partecipate verrà pubblicato nelle prossime ore.

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