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Bandiera blu per Capo Peloro? Randazzo: «Azione disastrosa della Giunta De Luca»

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Conferenza stampa in “modalità mista” per il candidato sindaco Franco De Domenico e il suo assessore designato con delega al mare e all’erosione costiera, Nanni Randazzo, che stamattina si è presentato alla città di Messina. Quali sono le priorità, secondo lui? Innanzitutto approvare il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (Pudm) per poter avviare gli interventi necessari a tutela del litorale. Vediamo, più nel dettaglio, qual è il suo curriculum, di cosa si occupa e di cosa si occuperebbe per la città dello Stretto.

Qualche piccolo intoppo tecnico, poi la conferenza stampa è iniziata. Il candidato sindaco Franco De Domenico dovrà portare avanti la campagna elettorale da remoto, almeno per un po’, perché risultato positivo al covid-19 nella giornata di ieri: «Siamo pienamente operativi – ha sottolineato l’aspirante primo cittadino in collegamento da casa – e continuiamo la nostra campagna elettorale senza sosta. Iniziamo la presentazione degli assessori dal prof. Randazzo. Messina è la città che ha il più lungo chilometraggio di coste tra le città metropolitane. Bene, nessuno ha mai pensato fosse una ricchezza da tutelare e valorizzare. Abbiamo quindi pensato di affidare una delega apposita a un esperto. Crediamo nell’economia dello sviluppo legato al mare. C’è una questione di credibilità, bisogna capire che Messina merita il meglio. Merita persone serie e competenti. Non vogliamo basare la nostra campagna sull’inganno. Siamo convinti che Messina abbia la capacità di discernimento per scegliere la proposta migliore per il futuro della città».

A coadiuvarlo in presenza nella presentazione è stato il vicesindaco designato, Valentina Zafarana, che ha sottolineato: «È inutile riempirsi la bocca di turismo se non si pensa alla costa».

Mare ed erosione costiera: chi Nanni Randazzo, assessore designato di Franco De Domenico

Il curriculum del prof. Nanni Randazzo, assessore designato di Franco De Domenico alle prossime elezioni amministrative, è quello di un tecnico. È docente di Geologia ambientale e di Cartografia e dinamica dei litorali all’Università di Messina. ha coordinato per dieci anni il corso di laurea in Geologia. Da sempre si occupa di Pudm (piano di utilizzo del demanio marittimo) e Vas (valutazione ambientale strategica). È stato consulente del Prefetto nell’emergenza rifiuti nei primi anni del 2000 e attualmente segue per l’Autorità di Sistema dell’Area Portuale la caratterizzazione della Zona Falcata. Ha gestito diversi progetti europei e per conto della Regione Siciliana ha redatto il Piano regionale contro l’erosione costiera. Attualmente sta lavorando al Piano territoriale regionale.

Priorità dell’ipotetica Giunta De Domenico, ci spiega il prof. Nanni Ricevuto, per quel che riguarda le coste messinesi è l’approvazione del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo: «È delittuoso che non sia ancora approvato – ha sottolineato. È fondamentale per dare la possibilità alla costa della città di essere fruita, non solo per i lidi. Abbiamo la necessità di dare punti d’accesso alla gente, per lo sport, per il lavaggio delle barche. Fondamentale è poi l’accessibilità per i disabili. Tutto questo può essere fatto solo col PUDM». E la scadenza, per poterlo fare, ha chiarito, è abbastanza vicina: «Il 31 dicembre del 2023, se non ci sarà l’approvazione del piano non si potranno fare concessioni. Quindi occorre agire».

Sotto la lente d’ingrandimento di Randazzo, gli interventi riguardanti la zona Sud della città: «Mi fa molta impressione – ha evidenziato – che Messina abbia fatto interventi di somma urgenza su una zona come Galati, che si sapeva essere a rischio da tempo. Con le giunte precedenti, fino ad Accorinti, era stato fatto un piano di monitoraggio che abbiamo portato avanti ottenendo ottimi risultati. Purtroppo la Giunta successiva ha deciso di abbandonare questo piano e buttarsi in un piano di emergenza per Galati. Ma trovo delittuoso che non si siano studiate le cause».

Infine, l’assessore designato del centrosinistra, ha riservato parole piuttosto critiche nei confronti degli interventi portati avanti a Capo Peloro dall’Amministrazione De Luca nell’ambito del progetto per l’ottenimento della bandiera blu: «L’amministrazione precedente ha fatto un’azione disastrosa. Ha pensato di portare la bandiera blu a Capo Peloro praticamente bloccando l’accesso della spiaggia con dei massi in calcestruzzo, facendo una povera doccia che crea una laghetto maleodorante,  e come biglietto da visita i rifiuti dei lidi. Poi non voglio mettere la questione del traffico e del portare le macchine a parcheggiare a ridosso della spiaggia, perché mi sembra assolutamente risibile».

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