ARS, il messinese Antonio De Luca è il nuovo capogruppo del M5S

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Il deputato messinese Antonio De Luca subentra a Nuccio Di Paola come capogruppo del Movimento 5 Stelle (M5S) all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS). «Continueremo a fare un’opposizione intransigente ma corretta sempre nell’interesse dei siciliani» ha affermato il pentastellato.

Oggi seconda Seduta all’ARS per i neo-deputati siciliani. Eletto lo scorso 10 novembre il presidente dell’Assemblea, l’onorevole Gaetano Galvagno, all’ordine del giorno c’è il giuramento degli assessori della nuova Giunta guidata da Renato Schifani. Intanto i partiti ufficializzano i nomi dei capigruppo, a partire da Forza Italia (che però si è “spaccato” in due gruppi), per continuare con il Movimento 5 Stelle.

Quarantadue anni, avvocato, ex componente delle commissioni Salute e Antimafia, Antonio De Luca è stato eletto all’unanimità dal gruppo del M5S: «Ringrazio il collega Di Paola – afferma – per il preziosissimo e proficuo lavoro portato avanti sinora. Continueremo a fare un’opposizione intransigente ma corretta sempre nell’interesse dei siciliani. Sono orgoglioso di guidare questo gruppo che, oltre ad essere composto quasi al 50% da donne (5 su 11), vede al suo interno tanti elementi con capacità, competenze ed esperienze differenti che sono certo faranno la differenza. Un affettuoso ringraziamento va anche ai colleghi della precedente legislatura il cui apporto al lavoro del gruppo è stato veramente notevole».

A commentare, anche l’ex capogruppo e coordinatore del M5S, Nuccio Di Paola: «Cedo il testimone – dice Di Paola – all’amico Antonio, certo di lasciare i miei colleghi in ottime mani. L’esperienza maturata da Antonio nella passata legislatura e la sua determinazione costituiscono una notevole garanzia per la guida del gruppo. Per quanto mi riguarda ho dato il massimo, cosa che continuerò a fare in seno all’Ars e nel ruolo di coordinatore regionale del Movimento, che oggi più che mai si propone a difesa delle imprese, delle famiglie e degli ultimi, troppo spesso ignorati da una politica miope».

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