La Galleria Giuseppe Maria Occhipinti
Proseguendo e imboccando la via Tommaso Cannizzaro si arriva alla terza tappa di questo viaggio tra i tesori nascosti di Messina: la Galleria Giuseppe Maria Occhipinti, ex rifugio antiaereo utilizzato durante la seconda Guerra Mondiale, che collega via D’Amore a via Giovanni Pascoli estendendosi per oltre 400 metri. Oggi al suo interno sono esposti cimeli e memorie del ‘900 in riva allo Stretto, ma un tempo offriva rifugio e riparo dagli “incessanti” bombardamenti aerei che hanno martoriato la città tra il 1940 e il 1943 e che valsero ai messinesi la Medaglia d’Oro al Valore Civile nel 1959 e al Valore Militare nel 1978.
All’ingresso della Galleria di via Giovanni Pascoli (parallela della via Tommaso Cannizzaro) è possibile leggere le due targhe commemorative: una dedicata a Giuseppe Maria Occhipinti (medico morto durante i bombardamenti nello svolgimento della propria missione); l’altra, realizzata a 50 anni dallo sbarco degli Alleati in Sicilia “contro ogni guerra, ogni forma di violenza, nel perenne ricordo delle vittime innocenti”.
Il Rione Tirone
Prima di arrivare a piazza del Popolo, sulla strada dietro la Chiesa del Carmine, sorge l’antico Rione Tirone. Al massimo splendore della città di Messina, nel primo ‘600, il quartiere comprendeva la Chiesa di San Michele Arcangelo e il Monastero di Santa Maria degli Angeli. Qui, ancora oggi, sono visibili le mura della città erette ai tempi di Carlo V, il rudere di un antico edificio il cui portale si affaccia su via degli Angeli e, ovviamente, la scalinata di Santa Barbara che conduce al viale Italia.
Tra i luoghi citati in questo percorso tra le vie della città, il Rione Tirone è forse il più conosciuto, ma anche quello che mostra maggiormente i segni del tempo, dell’incuria e dell’abbandono. Da anni, a fasi alterne, si ripropongono progetti mirati alla sua riqualificazione. Progetti che però non hanno mai visto la luce.
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Sono orgoglioso di essere messinese ma vorrei vedere la mia città più vivibile e pulita;e vorrei vedere più vigilanza sulla circolazione dei Tir in città e più vigilanza sui vandali che distruggono per il piacere di farlo quanto di buono il comune fa per Messina e potrei fare al riguardo mille esempi e non basterebbe!
Stamattina alle 7-30 a piazza duomo c’era di tutto x terra: bastava pulire x le 5 e i turisti della nave non avrebbero visto. io sono qui da un mese e vengo da Genova, che come sapete ha i suoi problemi. Spero che qualcuno prenda dei provvedimenti contro chi sporca cosí. elogio Messina x i suoi giardini col verde.