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Università di Messina. Nel 2018 investimenti per 51 milioni di euro

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Foto dell'Università di Messina - unimeApprovato il bilancio di previsione dell’Università degli studi di Messina per il 2018. Sono previsti proventi e costi per 235 milioni di euro, oltre a investimenti per 51 milioni, 30 dei quali finanziati con risorse proprie.

Il documento contabile è stato approvato durante le sedute del 29 dicembre dal Senato Accademico e dal Consiglio d’Amministrazione, con il parere favorevole dei revisori dei conti, e ribadisce l’impegno a favore degli studenti.

Sono stati stanziati, infatti, 28 milioni per borse di specializzazione e di dottorato, per programmi di premialità come “Onore al Merito”, per azioni di internazionalizzazione (Erasmus) e per interventi di supporto ai servizi (come, ad esempio, il trasporto per gli studenti disabili). Tra le voci di costo quella più rilevante rimane la spesa del personale, che assorbe circa il 58% delle risorse di bilancio. Essa, comunque, fa segnare una riduzione significativa rispetto all’anno precedente, per effetto del turnover atteso. Inoltre, 30 milioni di euro sono stati impiegati per servizi generali.

Per ciò che concerne gli investimenti, le somme sono state destinate, in particolare, a interventi di edilizia, di ristrutturazione e risparmio energetico e all’acquisto di attrezzature per didattica e ricerca, oltre alla quota rilevante finalizzata all’aggiornamento dei laboratori scientifici e all’acquisto di attrezzature per il potenziamento tecnologico dell’A.O.U. Policlinico.

«Quest’anno – afferma il dottor Pierfrancesco Donato, Dirigente del Dipartimento Amministrativo Organizzazione e Gestione delle Risorse Finanziarie – la stesura del bilancio di previsione costituisce un ulteriore passo avanti nell’utilizzo del processo di budgeting (assegnazione di fondi) per migliorare il grado di prevedibilità dei flussi (positivi e negativi) attesi. Ciò grazie all’attività di affinamento dei sistemi informativi e delle procedure poste in atto per il coordinamento dei Dipartimenti e dei Centri di Gestione dell’Ateneo».

Sul punto, la professoressa Daniela Rupo, delegata al Bilancio, sottolinea: «Il lavoro di coordinamento è stato ispirato dalla consapevolezza che l’attendibilità delle previsioni sia strettamente legata a una programmazione fondata su un’affidabile base informativa. Ciò a favore della trasparenza e della fluidità dei processi operativi previsti per il nuovo anno di bilancio».

«Entrando nel merito del documento contabile – osserva il Rettore, professor Pietro Navarra – si tratta di un bilancio improntato a criteri di prudenza, che guarda alla sostenibilità economica e finanziaria dell’Ateneo anche attraverso scelte di contenimento dei costi, ma che riserva agli studenti e all’internazionalizzazione della didattica e della ricerca un ruolo centrale, nel rispetto delle linee strategiche di Ateneo. Si consolida, anche quest’anno, l’importante impegno sugli investimenti di natura strutturale, ispirati da una prospettiva di medio-lungo termine, ben sapendo che la loro ricaduta sarà rilevante sul territorio, anche in termini occupazionali e di sviluppo economico».

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