È partita stamane, dalla Sala Museale della sede universitaria di Villa Pace, la tre giorni dedicata ai rapporti storici e culturali che intercorrono tra la nostra terra e quella ispanica. La manifestazione “Messina e la Spagna: alla ricerca delle radici comuni con uno sguardo al futuro” si articolerà in mostre e convegni, a cura dell’Università di Messina e della Fondazione Federico II, braccio culturale dell’Assemblea Regionale Siciliana, che proseguiranno anche nel week end con la possibilità di visitare le esposizioni.
«Questa iniziativa rappresenta soprattutto un momento di riflessione nel quale volgere lo sguardo al passato affinché ci si possa proiettare verso il futuro con maggiori consapevolezze» ha dichiarato il rettore Pietro Navarra, all’apertura dei lavori.
E ha aggiunto: «Voglio ringraziare in modo particolare la Fondazione Federico II, con la quale torniamo ad operare in piacevole sinergia per offrire alla cittadinanza momenti di riflessione culturale, e il Coordinatore del Collegio dei prorettori, professor Giovanni Cupaiuolo, che ha curato l’organizzazione di questa tre giorni, la Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina, con la quale intratteniamo ormai rapporti sistematici per tante iniziative intraprese insieme e l’Istituto Statale d’Arte Ernesto Basile oggi qui presente con i suoi studenti e i suoi docenti».
Si è poi proceduto all’inaugurazione della mostra fotografica itinerante, introdotta scientificamente dal professor Nicola Aricò e coordinata per la Fondazione Federico II dal dottor Gianfranco Zanna, “Un alma común. Arquitectura sículo-aragonesa”, curata da Luis Agustín, Aurelio Vallespín e Ricardo Santoja e organizzata dal Governo di Aragona in collaborazione con l’Università di Saragozza e l’Ambasciata di Spagna a Roma.
Domani, giovedì 5 febbraio, alle 17.00, nell’Aula Magna del Rettorato, si proseguirà con la tavola rotonda “La Cittadella di Messina: un problema da risolvere, un’opportunità da non perdere”, alla quale interverranno rappresentanti delle istituzioni locali e regionali per riflettere sulla falce di Messina e sui tesori custoditi in essa, spesso trascurati e abbandonati.
Infine, venerdì 6 febbraio, ancora a Villa Pace, l’ospite d’onore sarà l’ambasciatore spagnolo in Italia, Sua Eccellenza Francisco Javier Elorza Cavengt, che inaugurerà la mostra di pittura “La penisola di San Raineri vista con gli occhi di Gaspar Van Wittel e di altri artisti: la collezione dell’Università degli Studi di Messina”. Si potranno ammirare importanti opere del Settecento e dell’Ottocento, provenienti dal patrimonio artistico dell’Ateneo, che per la prima volta saranno esposte al pubblico. L’inaugurazione avverrà al termine del convegno “La Cittadella di Carlos de Grunenbergh: una storia, un futuro”, il cui inizio è previsto alle 16,30.
L’ambasciatore in mattinata, invece, verrà ricevuto in Rettorato e alle ore 12 visiterà Forte S. Salvatore.
È possibile visitare le mostre, allestite a Villa Pace, da oggi sino a sabato 7 febbraio, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Domenica 8 febbraio dalle 9.00 alle 13.00.
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