Si è svolto oggi in Aula Magna un convegno dal titolo: “Dall’Antartide alla medicina: la ricerca nell’Università di Messina”. Un appuntamento con la scienza, che di fatto inaugura una stagione di iniziative che ALuMnime, l’associazione di ex allievi dell’Ateneo peloritano, ha in cantiere per alimentare il dibattito culturale in più ambiti e settori legati all’Università di Messina.
Dopo i saluti del prorettore alla Ricerca, Salvatore Cuzzocrea in rappresentanza del Rettore assente per motivi istituzionali, la presidente dell’associazione ALuMnime, Tindara Abbate, ha ricordato la figura di Luigi Michaud, il ricercatore scomparso lo scorso anno in Antartide, un territorio che tanto sta offrendo sul piano dei riscontri scientifici e che, nella mente di molti, ricorda il lavoro portato avanti con passione da Michaud.
La scelta di focalizzare l’attenzione su questo argomento nasce dalla volontà di far conoscere più da vicino le caratteristiche di un territorio che, seppure lontano sul piano fisico, può avere ricadute determinanti sul piano della salute per lo sviluppo di alcuni settori in ambito medico.
durante la giornata.
“Le politiche locali e nazionali – ha sottolineato Gino Nicolais, Presidente del Cnr, presente all’incontro – devono concentrarsi su scuola, università, ricerca e sulla massiccia utilizzazione dei risultati scientifici conseguiti. È necessario un “Rinascimento industriale” per rivalutare il ruolo della persona e la sua centralità in ogni processo e ambito sociale, produttivo, politico e culturale. Perché l’Europa, prima di essere sommatoria di istituzioni, è una comunità di persone. È un cambio di passo importante, una rivoluzione in cui la conoscenza scientifica può diventare collante e motore per la rinascita, favorendo la transizione dalla competizione alla collaborazione, dalla marginalizzazione alla inclusione.
Già nel passato, l’Europa, attraverso il Rinascimento italiano, poté conoscere e adottare questa forte visione antropocentrica ed a distanza di secoli si ripropone il bisogno di recuperare quelle stesse sinergie e interazioni virtuose per uscire dall’impasse della crisi. Perché è impossibile continuare a mantenere posizioni di riferimento sui mercati senza investire in servizi avanzati e di qualità”.
Nel corso della mattinata sono intervenuti anche il Presidente della commissione scientifica nazionale per l’Antartide Carlo Alberto Ricci e Massimo Frezzotti, Dirigente di Ricerca Enea, che ha analizzato lo sviluppo della ricerca e delle infrastrutture del programma nazionale di ricerca. Erano presenti, inoltre, anche Emilio De Domenico, Direttore del Dipartimento di Scienze biologiche e ambientali, Emanuele Esposito, ricercatore dello stesso Dipartimento e Giuseppe Magazzù, docente del Dipartimento di Scienze pediatriche, ginecologiche, microbiologiche e biomediche dell’Università di Messina che ha delineato le nuove prospettive che si profilano nel trattamento di una patologia complessa come quella della fibrosi cistica.
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