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Tortorici, al Comune gli impiegati sotto di cinque stipendi. Condizioni economiche disperate

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TortoriciAl Comune di Tortorici i dipendenti sono sotto di cinque stipendi.

Il sindacato Fp Cgil ha scritto una nota:

“Dovrebbe essere la festa della speranza. Purtroppo, invece, per i dipendenti del comune di Tortorici, quello 2014 sarà un Natale di disperazione. Non potrebbe essere diversamente se sulle spalle si porta il peso di cinque mesi di stipendi arretrati, della paura di non poter più mantenere gli studi dei propri figli, di non poter più vivere, anzi sopravvivere. Timori e preoccupazioni che sono emerse chiaramente nel corso dell’affollata assemblea, indetta dalla FP CGIL, e tenuta questa mattina presso il palazzo comunale, cui ha preso parte, in rappresentanza dell’Amministrazione, l’assessore Valentina Parasiliti.

“Dopo un lungo confronto – afferma la segretaria generale della Funzione pubblica, Clara Crocé  e la Rsu Giuseppe Calanni – siamo riusciti ad ottenere da parte del Vice Sindaco avv. Pontiguglia la convocazione di una seduta straordinaria di Giunta, fissata domani mattina, nel corso della quale verrà finalmente approvata l’anticipazione di cassa, da settimane in stand by, che consentirà, per i primi di gennaio, il pagamento di una delle mensilità arretrate”. Ma da saldare ne restano cinque.

Rimane dunque tutta da risolvere una vertenza che sta di fatto confermando l’assoluto stato di deficitarietà di un ente pubblico che non riesce più neanche a pagare i propri lavoratori.

“Nel corso dell’assemblea – ha spiegato Crocé e Calanni – abbiamo chiesto che al più presto il sindaco (reintegrato lo scorso venerdì ) convochi un’ incontro in cui si punti a definire un piano di rientro che permetta la corresponsione di quanto dovuto a tutti i dipendenti. Il mancato pagamento degli stipendi avrà inoltre gravi ripercussioni sulla già complicata situazione economica che interessa il centro di Tortorici, come molti altri territori della Sicilia e dell’Italia. Non solo saranno vuote le tasche dei lavoratori del Comune, ma per conseguente effetto lo saranno anche quelle degli operatori commerciali”.

In attesa che l’Amministrazione fissi la data del nuovo confronto, la FP CGIL si dichiara pronta ad mettere in atto forti ed eclatanti azioni di protesta. “Così non è più possibile andare avanti – concludono Crocé e Calanni – la disperazione, come si sa, porta spesso a situazioni in cui poi è impossibile mettere una pezza. Non permetteremo che si arrivi a questo”. 

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