Messina. Due mesi fa il Sindaco Cateno De Luca annunciava l‘inutilizzo dei 20 scuolabus Atm, ma i mezzi sono ancora fermi: a segnalarlo, in una nota unitaria, i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti.
«Anche se oggi c’è il nuovo piano esercizio dell’era De Luca ed una nuova governance aziendale – scrivono i sindacati ad apertura del documento – ad un mese dall’inizio delle scuole, il servizio scuolabus Atm non c’era prima e non c’è con adesso. È l’ennesima dimostrazione che buona propaganda non vuol dire buona amministrazione».
Tutto inizia lo scorso 24 luglio, quando De Luca denunciava, attraverso la sua pagina Facebook, l’inutilizzo dei 20 scuolabus Atm, fermi nel parcheggio dell’azienda da ormai 5 anni. Un danno alla città, non solo per la perdita di mezzi su cui si erano investiti capitali, ma anche per le famiglie che si vedevano negato il servizio ed erano costrette ad accompagnare i figli nelle scuole lontane da casa.
«Oggi sono i segretari di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti a ricambiare il blitz del Sindaco e denunciare che i 20 scuolabus sono ancora lì in deposito – si legge nella nota – nelle medesime condizioni in cui il Sindaco li aveva scovati e pubblicati sui social, con tanto di selfie scandalizzato. Eppure l’Amministrazione De Luca è in carica da oltre cento giorni, in Atm c’è una nuova governance nominata dal Sindaco, che ha appena varato un nuovo piano di esercizio gommato, c’è anche un nuovo Assessore».
I sindacalisti non hanno da ridire solo sull’inutilizzo degli scuolabus: «È la stessa logica con cui si è smontato un piano esercizio gommato, per sostituirlo in fretta e furia con un altro, di cui le organizzazioni sindacali avevano annunciato le lacune, che si sono riscontrate puntualmente già in questi primi giorni. Non ci risulta che le forze dell’ordine, chiamate a scortare la marcia dello shuttle siano una parte integrante del piano Atm, ma piuttosto rappresentino l’ennesima propaganda ed un estremo ed estemporaneo rimedio per porre una pezza al prevedibile fallimento del progetto, che avrebbe risvolti ancora peggiori con la sospensione assurda della linea tranviaria».
Secondo i sindacati il danno più grande verrà subito dai cittadini: «L’inciviltà di Messina va contrastata e ci vorrà del tempo, ma progettare ad oggi quel piano incentrato sulla gomma, nella terza città d’Italia per traffico veicolare, vuol dire solo prevederne il fallimento, forse consapevoli di poterne scaricare le colpe sui cittadini incivili o non capire nulla di trasporto.
Gli autisti di Atm hanno prestato la massima disponibilità, 60 ore di straordinario e ferie e permessi sospesi, per garantire servizio ala città e all’utenza, ma i conti non tornano. Si abbia l’umiltà di tornare indietro e smetterla con gli spot – concludono i sindacati – ammettere errori e programmare, insieme alle forze sociali, gli interventi necessari a garantire la stabilità dell’azienda e la qualità del servizio ai cittadini».
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