Il problema dell’assenza del riscaldamento non ha graziato neanche gli Istituti Superiori, dove da lunedì molti ragazzi sono tornati tra i banchi avvolti da giubbotti e coperte e adesso chiedono a gran voce la chiusura dei plessi, almeno fino a quando le temperature non torneranno a livelli accettabili.
Nella giornata di ieri a piazza Duomo, a farsi sentire sono stati gli studenti Verona-Trento, Marconi-Majorana, Caio Duilio e Jaci, che dopo il sit-in di protesta si sono rapportati con l’amministrazione comunale e Filippo Romano, Commissario della Città Metropolitana, cioè l’Ente gestore degli istituti. Particolarmente delicata la situazione del Nautico e dello Jaci, dove l’impianto di riscaldamento e completamente assente e non possibile usare le stufe elettriche per sovraccaricare l’impianto.
“Il Commissario, Romano – si legge nel comunicato diramato dai rappresentanti d’istituto e dalla Consulta delle quattro scuole – ha chiarito i progetti a lungo termine e le situazioni nei diversi plessi, nella fattispecie è risultato che per il Nautico Caio Duilio sarà pronto un nuovo plesso a norma che verrà consegnato il prossimo anno sito in dei locali in Via Orso Corbino e che l’attuale sede centrale verrà adibita ad uffici come richiesto dalla Preside dell’Istituto, per quanto riguarda l’Istituto Jaci è stato chiarito in via definitiva che i soldi stanziati ed assegnati alla ditta vincitrice dell’appalto sono andati persi in quanto la stessa ditta è fallita, si è dunque avviata la procedura per il reperimento di nuovi fondi e l’avvio di un nuovo appalto, per quanto riguarda invece l’Istituto Verona-Trento e Marconi-Majorana sono state avviate sul momento delle verifiche eseguite dal Geometra, Cordaro, che proseguiranno anche nella giornata di oggi per conoscere l’entità degli interventi da eseguire che riguardano comunque interventi di manutenzione straordinaria e quindi non risolvibili in maniera celere e per i quali andranno avviati i relativi procedimenti; si è anche discusso della possibilità di munire le classi di stufe elettriche ma tuttavia è emersa la criticità riguardante gli impianti elettrici insufficienti a reggere una tale portata di energia; preso atto della situazione il Commissario ha concordato con noi circa la nostra proposta di sospensione dell’attività e il relativo recupero a Giugno”.
Nel pomeriggio gli studenti hanno incontrato l’assessore all’edilizia scolastica, Sebastiano Pino e il sindaco, Renato Accorinti, che oggi emetterà un’ordinanza predisponendo la chiusura degli istituti: “Il Sindaco ha concordato la nostra proposta di chiusura dei plessi con un Ordinanza che verrà emessa domani e che sarà valida da Venerdì 13 Gennaio fino a che persisteranno della condizioni meteo avverse che non permettano una temperatura accettabile nelle aule, tale lasso di tempo verrà definito da analisi metereologiche da parte di chi competente i quali esiti saranno contenuti nell’ordinanza di oggi. In attesa dell’ordinanza di domani ringraziamo quanti ci hanno supportato in questa giornata sotto vari aspetti, lottare per i nostri diritti affinché sia garantito un avvenire degno nobilita ogni essere umano, la scuola è l’incubatore del futuro, un futuro che va garantito come diritto fondamentale ed inviolabile affinché ogni individuo possa realizzarsi e contribuire all’elevazione morale e tecnica della Società”.
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