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Occupazione e retribuzione. Ecco i Corsi di Laurea con maggiori possibilità

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ora cosaSi avvicina il momento di scegliere per i futuri studenti neodiplomati. E sono ormai prossimi i test per accedere ai corsi di laurea a numero chiuso. È tempo di riflessione, dunque, e di ponderare una scelta valida ed efficace che possa offrire il maggior numero di possibilità lavorative raggiunto l’obiettivo laurea.

In molti, infatti, dovranno valutare attentamente quale strada imboccare. E se un tempo forse l’ago della bilancia pendeva dalla parte delle attitudini personali, che avevano una certa rilevanza ai fini della scelta della facoltà da frequentare, il momento attuale richiede invece una valutazione ancora più attenta che tenga conto degli sbocchi e delle possibilità lavorative in un mercato in crisi.

In aiuto degli studenti arriva il  “Rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati” stilato da AlmaLaurea, che ha intervistato 450 mila universitari di 64 Atenei italiani a 12 mesi dal conseguimento della laurea per fare una stima dei settori nei quali si è effettivamente riscontrato un maggior successo di impiego.

Medicina e Professioni Sanitarie occupano ancora i primi posti della classifica degli ambiti con il più alto numero di impieghi post laurea. Si difende bene anche Agraria, campo molto promettente per quanto riguarda l’occupazione. All’ultimo posto si piazza invece Giurisprudenza. Per quanto riguarda la “ricchezza” in termini di retribuzione, ad avere la meglio è il laureato in Ingegneria di primo livello; più basso il guadagno di chi invece ha puntato su Scienze della Formazione.

In media, per quanto concerne la percentuale di impiego abbiamo dunque al primo posto Medicina e Chirurgia con il 92,5%, seguita a ruota da Professioni Sanitarie con il 91,9% e da Ingegneria I livello con 91,7%.

Lettere e Filosofia (66,5%, 915 euro), Scienze della Formazione (52,2%) e Giurisprudenza (41,4%, 822 euro), occupano invece i gradini più bassi per quanto concerne la probabilità di impiego.

Per il guadagno, si va invece dai 1435 euro di Ingegneria I livello, ai 1378 euro per le professioni Sanitarie e 1372 euro per  Medicina e Chirurgia, ai 714 euro di Scienze della Formazione.

In mezzo, tra i due estremi, si collocano Ingegneria Edile e Architettura (82,1%, 896 euro); Lingue e Letterature  Straniere (80,4%, 937 euro); Farmacia (78,6%, 1228 euro); Scienze Politiche  (77,4%, 1038 euro); Economia (72,3%, 1125 euro); Architettura (72%, 756 euro).

Stime, che non dicono tutto e alle quali certamente gli studenti non daranno l’ultima parola; tuttavia  rappresentano un buon punto di partenza per orientarsi nel mercato del lavoro, segnato dalla crisi di  un difficile frangente storico-economico. Agli studenti l’ardua scelta!

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