Era il 1914 quando venne istituito il museo cittadino su decreto del re Vittorio Emanuele III. Oggi, a più di 100 anni da quel decreto, un incontro per fare il punto su quanto fatto e sulle prospettive future.
«Sorto all’indomani del terremoto del 1908, il Museo contiene oggi 7580 opere d’arte, 10mila nel caveau interno, e svariati pezzi d’architettura urbana sopravvissuti al terremoto, oggi collocati all’esterno della struttura», ha aperto così il convegno di stamani la direttrice del Museo Regionale di Messina, Caterina Di Giacomo, illustrando la nuova disposizione degli ambienti, frutto di un decennio di lavoro.
In occasione del centenario, e in accordo con i tempi contrattuali, si sono conclusi i lavori dei due progetti in cantiere dal 2012: la Filanda ottocentesca, che verrà destinata alle mostre, e l’area del “nuovo museo”, che sarà ultimata entro settembre.
Molto soddisfatto il direttore dei lavori, l’architetto Gianfranco Anastasio: «L’obiettivo dei due cantieri, al lavoro dal 2013 per i ritardi in tutta la Sicilia, è sempre stato quello di superare le polemiche che da oltre 50 anni si lamentano del museo incompleto. Il Museo – ha spiegati Anastasio – deve costituire oggi una possibilità di innovazione per la città, in accordo con il contesto urbano. Abbiamo una grande fetta di storia d’Europa che comporta responsabilità, la conclusione dei lavori non è che l’inizio. Il Museo dovrebbe rappresentare l’anima della città.»
L’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Antonino Purpura, ha invece posto l’attenzione sull’importanza del turismo culturale per la città e la regione insieme: «Messina è una località compresa tra due siti Unesco, Taormina e Agrigento, non può perdere questa occasione di riscattarsi, a differenza del passato. I turisti – ha spiegato – devono essere portati a vivere la città, anche per un giorno intero, per questo il Museo dovrebbe essere dotato di tutti i servizi necessari, come un’area ristoro. Fondamentale – ha proposto Purpura – sarebbe anche l’apertura dei musei di notte e nei giorni festivi, servirebbe un’organizzazione flessibile delle strutture».
L’assessore ha poi precisato che entro il 31 ottobre verrà presentato il calendario degli eventi, in base a cui dovranno essere organizzati in primo luogo gli itinerari dei crocieristi.
Anche il sindaco, Renato Accorinti, ha auspicato un corretto utilizzo del Museo, precisando che il problema più rilevante è il livello culturale della città e delle famiglie.
«La città sta rinascendo culturalmente il primo passo è stata la Fontana di Orione – ha detto Accorinti – . L’arte non si comprende facilmente, ma ci arricchisce da sé, bisogna farlo comprendere». Ha aggiunto anche che verrà posto, nell’area del porto, un punto informativo che spieghi gli itinerari culturali a chi scende dalle navi.
E’ infine intervenuto il commissario straordinario della Provincia Regionale di Messina, Filippo Romano, annunciando che sarà sottoposta al Consiglio Comunale la delibera per una convenzione tra la Galleria d’arte della Provincia e quella del Comune.
Sofia Cusimano
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