Indossano abiti e armature d’epoca, sfilano per la città, interpretano un ruolo e per qualche ora rivivono e fanno rivivere al pubblico la Messina del 1500: sono i membri della Compagnia della Stella e sabato riporteranno la città dello Stretto indietro nel tempo al momento dello spettacolare Sbarco di Don Giovanni d’Austria.
Aspettando l’inizio della tradizionale rievocazione storica che si svolgerà domani pomeriggio e interesserà alcune delle principali vie del centro cittadino, abbiamo fatto quattro chiacchiere dietro le quinte con alcuni membri della Compagnia Rinascimentale della Stella che in occasione dell’evento organizzato dall’associazione Aurora faranno da figuranti, insieme ai colleghi, mettendo a disposizione costumi, elmi e armamentario vario.
A raccontarci un po’ della storia della Compagnia della Stella e della città di Messina è stato Marco Grassi, storico e membro del direttivo dell’associazione, che ha sottolineato, tra le altre cose, l’importanza di associazioni ed eventi di rievocazione storica per nutrire la memoria e mantenere in vita un passato che rischia sempre più di andare perduto.
Come nasce la Compagnia Rinascimentale della Stella?
«La Compagnia Rinascimentale della Stella è nata 8 anni fa per iniziativa principalmente del cavalier Giuseppe Amato, che da diversi decenni si occupa di araldica, di rievocazione, di costumi, di realizzazione di armature e armi del ‘500. È lui nel 2011 a fondare, insieme ad altri soci, questo gruppo di rievocazione storica per far rivivere e valorizzare la Messina del ‘500 attraverso abiti, costumi e usi del tempo. L’Associazione è anche socia del CERS (Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche), un riconoscimento importante che deriva dal fatto che i nostri abiti, le nostre armature sono realizzati secondo un attento studio mirato a ricostruire fedelmente l’abbigliamento del periodo storico cui fanno riferimento».
Come mai la “Compagnia della Stella”? Da cosa deriva il nome dell’associazione?
«L’Associazione è dedicata ai Cavalieri della Stella, un ordine cavalleresco nato nel 1500 e formato dal fior fiore della nobiltà messinese, a difesa della fede, dei deboli, ma con scopi anche culturali; tant’è che vi si faceva riferimento anche come ad un’accademia. L’ordine è stato poi sciolto alla fine del ‘600, a seguito della rivolta antispagnola: i Cavalieri della Stella ne erano infatti stati promotori e quando gli spagnoli ritornarono, oltre a dichiarare morta civilmente la città, a chiudere l’università, a distruggere l’orto botanico, decisero di chiudere definitivamente l’ordine equestre».
Per quel che riguarda la stella, nello specifico, ha spiegato Marco Grassi: «Si rifaceva a uno dei simboli della città, la stella di Orione, la più luminosa del cielo notturno e parte dell’omonima costellazione legata al mitico fondatore della città di Messina. Ma oltre al legame mitologico, essendo i Cavalieri della Stella un ordine cavalleresco e avendo quindi anche finalità religiose, cristiane, era collegato alla stella cometa, alla stella di Betlemme, avvistata dai Re Magi».
Qual è il ruolo, oggi, di un’associazione di rievocazione storica come la vostra? Perché, in sostanza, rievocare il passato?
«Riteniamo importante lo sviluppo della rievocazione storica in città in quanto attraverso queste attività si può recuperare parte della nostra memoria storica ma anche luoghi, monumenti e personaggi. Ed il futuro di Messina deve passare anche dal recupero della propria identità».
A quali eventi avete preso parte (o avete promosso) in questi 8 anni? Dove vi abbiamo già visti?
«La Compagnia della Stella in questi 8 anni di attività ha partecipato a numerose manifestazioni e cortei storici in Sicilia e Calabria. A Messina prende parte da sempre allo Sbarco di Don Giovanni d’Austria fornendo figuranti e tramite il suo presidente Giuseppe Amato anche costumi, elmi e vari armamentario. Dal 2012 organizza il 6 gennaio la cavalcata storica dei Cavalieri della Stella con varie iniziative come mostre, conferenze, concerti e corteo storico per le vie della città nel giorno in cui l’Ordine Equestre celebrava la propria festa».
Quali sono invece i prossimi appuntamenti da segnare sul calendario?
«In programma ci sono una serie di singolari visite guidate a tema per la città dal titolo “Passeggiate Manieriste” che hanno avuto il loro inizio lo scorso giugno a Massa San Giorgio e vedranno il prossimo appuntamento il 31 agosto nel centro storico in una passeggiata dedicata al grande Caravaggio».
Nelle foto: Rosita D’Angelo, Marco Grassi, Antonio Maisano, Stefania Musicò, Santino Smedile e Antonio Vitarelli.
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