La compagnia “Daf-Teatro dell’Esatta Fantasia” porta in scena dal 7 maggio, al Teatro Vittorio Emanuele, la riscrittura scenica di “Romeo e Giulietta” di Shakespeare: un nuovo viaggio teatrale, a cura di Annibale Pavone e Angelo Campolo. Corpo, voce, recitazione, musica e danza si mescoleranno insieme per dare vita al processo creativo di questo progetto aperto a tutti coloro che dai 16 anni in su vogliono misurarsi con una nuova sfida teatrale. Il laboratorio affronterà la vicenda dei due giovani innamorati e i temi dell’opera (amore, morte, odio e redenzione) indagando un’altra grande protagonista del testo: la città. Verona infatti è il luogo cardine dell’azione del dramma, sia per le lotte sociali che le attraversano sia per l’incapacità di trovare pace e accordo tra i cittadini: un tema dall’evidente e assai attuale richiamo. Poi per la sua particolare geografia scenica che fa cambiare vorticosamente ambientazione alla storia, come fosse un film, tra strade, stanze di corte, saloni, balconi, sgabuzzini, chiese e cortili.
Una città che, in ultimo, si fa protagonista quando Romeo viene esiliato. E il suo allontanamento sarà causa della fine tragica dei due amanti. La costruzione di questa “città” sotto tre punti di vista (attoriale, scenico e drammaturgico) sarà oggetto del laboratorio. Una sfida che, da settembre, si aprirà alla scenografia, attraverso un gruppo guidato da Francesca Cannavò, che seguirà di pari passo il lavoro degli attori, con incursioni nello studio della fonica e dell’illuminotecnica a cura dei responsabili di Artesicilia: Geatano Leonardi e Lorenzo Tropea. Ed infine la scrittura che si avvarrà della collaborazione di Tino Caspanello. Saranno previsti due appuntamenti extra, il 29 e il 30 maggio, che illustreranno i laboratori per scenografi e drammaturghi. Tutte le info per partecipare sul sito www.daf-associazione.it.
La compagnia è reduce dai tre anni di direzione del laboratorio teatrale “Il Gioco Più Serio”. Tre anni nei quali, utilizzando a pretesto l’opera di Shakespeare, sono state coinvolte più di cinquanta persone oltre ad attori professionisti e maestri della scena come Michele Abbondanza, coreografo e docente del Piccolo Teatro di Milano, Franco Scaldati, poeta e drammaturgo, e Vetrano e Randisi, pluripremiati registi della scena italiana. Un confronto aperto e costruttivo con la fantasia e l’emozione dell’esperienza teatrale che ha portato alla messa in scena di due spettacoli: Orchestra Shakespeare nel 2011 e Tempesta nel 2012.
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