“Vivere la città”, la proposta di Cambiamo Messina dal Basso dopo la fase 2

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“Vivere la città” è il documento proposto da Cambiamo Messina dal Basso per un rilancio economico e sociale della città in vista della presunta fine della fase 2 e della bella stagione. Questa è già la seconda proposta lanciata da CMdB, la prima  – Vamos a la Playa – riguardava, nello specifico, la stagione balneare.

«Con i documenti “Vamos a la playa” e “Vivere la città” – scrivono i rappresentanti del movimento – Cambiamo Messina dal Basso ha voluto dare il proprio contributo affinché la nostra città possa riprendersi al più presto non solo economicamente ma anche socialmente, nella consapevolezza che non bisogna abbassare la guardia nei confronti del coronavirus, ma che la vita deve riprendere. Quale migliore stagione per una città costiera se non l’estate?»

Vivere la città dopo la fase 2

Il 18 maggio – secondo il decreto della Presidenza del Consiglio – si dovrebbe tornare, almeno in parte, alla normalità. Continuando ad essere responsabili e mantenendo ancora le misure di contenimento. Ad ogni modo, a Messina c’è la voglia di tornare a riprendere la vita di tutti i giorni.

Per questo anche Cambiamo Messina dal Basso ha voluto dare un contributo in vista della stagione estiva. “Vivere la città” – realizzato con il contributo di operatori di settore e monitoraggio sui provvedimenti assunti da altri comuni – è stato già inviato al Sindaco, al Consiglio Comunale, ai Quartieri, alle organizzazioni e associazioni di categoria.

“Vivere la città” si sviluppa su quattro macro temi:

  1. Mobilità
  2. Cultura
  3. Attività commerciali e ristorazione
  4. Attività per i più piccoli

Ripensare la città

“Vivere la città” è una proposta per ripensare Messina in maniera più sostenibile, ridefinendo gli spazi pubblici. Un modello che si rifà a sistemi già adottati in altre città d’Italia. Il documento di Cambiamo Messina dal Basso nel dettaglio.

Mobilità:

  • bike sharing gestito da ATM con stazioni presso i capolinea,
  • pop up,
  • incremento delle rastrelliere per bici,
  • consentire la circolazione delle biciclette a doppo senso anche in strade a senso unico per le automobili,
  • introdurre il servizio bus a chiamata per garantire il collegamento dei villaggi con la dorsale cittadina senza il rischio di effettuare corse a vuoto,
  • incrementare le corse serali e notturne del trasporto pubblico,
  • incentivare l’utilizzo della metroferrovia,
  • prevedere nuove isole pedonali in centro e in periferia e pedonalizzazioni anche per fasce orarie.

Cultura:

  • concessione gratuita di piazze e spazi cittadini: Giardino Corallo, Arena Cicciò, Arena Villa Dante,
  • emanazione di un apposito bando finalizzato all’erogazione di contributi,
  • apertura degli spazi museali oltre i consueti orari e a prezzo ridotto in modo da favorire la fruizione in sicurezza e senza assembramenti.

Attività commerciali e ristorazione:

  • prevedere sia in centro che in periferia l’istituzione di nuovi spazi pedonali (anche in fasce orarie limitate) o
    l’ampliamento di quelli esistenti,
  • estendere le concessioni di suolo necessarie al rispetto del distanziamento, senza richiedere oneri aggiuntivi,
  • favorire la vendita all’esterno dei negozi mediante concessione gratuita del suolo antistante,
  • consentire apertura serale facendo slittare l’orario di apertura per non alterare l’orario di lavoro,
  • non prevedere ulteriori costose misure, se non deliberate a livello regionale o nazionale,
  • prevedere che sia a carico del Comune il pagamento dei diritti Siae per eventuali attività di intrattenimento.

Attività per i più piccoli:

  • aumentare gli spazi pubblici utilizzabili per il gioco e l’attività fisica, prevedendo pedonalizzazioni temporanee
    nei quartieri con minor offerta di verde,
  • tenere aperti ville e giardini fino a tarda sera,
  • prevedere all’interno delle ville e degli spazi pedonalizzati l’organizzazione di attività di animazione da parte di
    associazioni culturali e/o di volontariato, con eventuali oneri a carico del comune,
  • riproporre l’esperienza del Bibliobus.

 

 

 

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