Vaccino, aumento di prime dosi in Sicilia. Razza: «Probabile “effetto green pass”»

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Aumentano in Sicilia le somministrazioni delle prime dosi del vaccino anti-covid tra le fasce d’eta “lavorative”, con un picco in particolare per coloro che hanno tra i 50 e i 59 anni. A commentare i dati è l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, che parla esplicitamente di un probabile “effetto green pass”. Diminuiscono, invece, le vaccinazioni tra i giovanissimi, in coincidenza con la ripartenza della scuola.

Cresce in Sicilia il numero di persone tra i 20 e i 59 anni che hanno deciso di sottoporsi al vaccino anti-covid. A segnalarlo è la Regione Siciliana, che condivide i dati sugli incrementi della settimana appena trascorsa (dal 16 al 22 settembre). «Il governo Musumeci – sottolinea l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza – e tutte le strutture sanitarie siciliane sono impegnati a fondo per vaccinare quanti più siciliani possibile. È probabile che l’effetto dell’obbligo del “green pass” per l’accesso ai luoghi di lavoro si faccia sentire ancora di più nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. L’invito che rivolgiamo ai siciliani è sempre di vaccinarsi e avere fiducia nella scienza. L’unica via per sconfiggere il virus e tornare alla normalità è quella vaccino».

Vaccinazioni in Sicilia dal 16 al 22 settembre: i dati

La crescita più ampia si rileva nella fascia 50-59 anni con un incremento del 13,89% (9.020 prime dosi contro 7.920 della settimana precedente); in risalita anche la fascia 30-39 anni che rispetto alla settimana 9/15 settembre ha visto un aumento delle prime dosi pari al 10,73 per cento (10.850 contro 9.799); in crescita con un incremento dell’8 per cento anche la fascia 40-49 anni (10.296 contro 9.533). Più contenuto l’aumento tra i 20-29enni, con un 5,31 per cento in più (8.689 contro 8.251).

Di contro, il confronto con i dati della settimana precedente segna un decremento del 46,57% delle vaccinazioni nella fascia 12-19 anni (- 6.148), in coincidenza con l’avvio dell’anno scolastico. Una diminuzione si riscontra anche nelle fasce over 60. Il dato complessivo rispetto ai sette giorni precedenti, inoltre, segna una flessione del 5,99 per cento nella somministrazione di prime dosi (54.907 contro 58.406).

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