Al via in Sicilia l’“Operazione nonni”, il piano strategico della Regione per recuperare gli anziani over 80 che non hanno ricevuto il vaccino anti-covid e somministrare a tutti la prima dose entro fine aprile. A commentare, il presidente della Regione, Nello Musumeci: «L’obiettivo è a portata di mano ed è strategico. Mettere in sicurezza gli anziani per poter riaprire». Ecco come si procederà.
Su oltre 300mila persone dagli 80 anni in su registrati all’anagrafe in Sicilia, a prenotare il vaccino contro il coronavirus sono stati circa 200mila; mancano dunque all’appello 100mila anziani. Da questa cifra, piuttosto consistente, vanno tolti coloro che non vivono più sull’Isola e coloro che rifiutano di sottoporsi alla vaccinazione. Per arrivare a tutte queste persone, la Regione ha in mente una strategia ben precisa che partirà dal censimento personale di chi non ha prenotato.
I dati, spiegano da Palermo, sono caricati sulla piattaforma Poste e riportano, per ogni cittadino, le informazioni anagrafiche e quelle ricavabili dalla tessera sanitaria. Una volta individuate le persone da vaccinare, si procederà con la loro “presa in carico”, attraverso i medici di famiglia e le amministrazioni comunali.
Per raggiungere l’obiettivo di completare la somministrazione delle prime dosi del vaccino anti-covid agli over 80 entro aprile si attuerà una strategia diversa tra le aree metropolitane della Sicilia (come Messina, Catania, Palermo e le altre grandi città) e i piccoli centri. Nelle prime, l’apertura notturna degli hub vaccinali, come dimostrato a Palermo, consente ai familiari di portare i propri parenti in età avanzata a vaccinarsi con maggiore facilità; negli altri Comuni il contatto sarà quasi individuale, non potendosi escludere anche il coinvolgimento delle amministrazioni locali.
Alla categoria degli over 80, ricordiamo, è destinato principalmente il vaccino Pfizer (ma, spiegano dalla Regione, è possibile utilizzare anche Moderna, per la vaccinazione domiciliare, e AstraZeneca per chi non ha patologie vulnerabili). In più anche grazie all’imminente consegna del vaccino monodose Johnson & Johnson, verranno coinvolte oltre 700 farmacie che hanno dato la disponibilità per diventare sedi di vaccinazione.
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