Si rivolge ancora al Prefetto il consigliere della sesta circoscrizione, Mario Biancuzzo. A Stefano Trotta, Biancuzzo fa presente «il malcontento che regna tra i residenti di contrada Calamona, a San Saba».
Il consigliere chiede risposte e interventi concreti in merito al tratto di strada comunale franata e chiusa il 14 giugno 2006, mai più ripristinata. Una strada impercorribile, dunque. Sono passati ormai nove anni da quando – ricorda Biancuzzo – «copiose acque piovane hanno provocato la frana con apertura di una voragine che ha trascinato a valle parte della sede stradale».
Il consigliere rammenta che già allora aveva segnalato il problema in Prefettura, e che in occasione della frana era intervenuto il personale della Polizia municipale che aveva provveduto alla chiusura della strada comunale.
«Da allora – lamenta Biancuzzo – è stata prodotta soltanto carta, numerosi sono stati i solleciti agli Organi competenti, ma nulla ad oggi è stato fatto».
E aggiunge: «Malgrado l’interessamento della Prefettura e perfino della Procura di Messina, che ha sollecitato gli interventi di messa in sicurezza della strada, a distanza di oltre 9 anni, la strada comunale è chiusa al transito veicolare e pedonale».
«Il Comune – evidenzia ancora – si è limitato a far redigere un progetto per l’importo complessivo di 656.080 euro per la risoluzione della problematica e per l’inserimento nel piano triennale. La situazione si è molto aggravata a seguito delle recenti piogge, con il cedimento di un’ulteriore porzione di strada».
Il problema della frana persistente, però, si trascina dietro una serie di importanti disagi: «L’otto novembre 2012 – precisa il consigliere –, per motivi di pronto soccorso, un’autoambulanza del 118, allertata intorno alle 10.30 è giunta sul luogo, a causa della strada franata, solo dopo le 12.00, anche perché la strada alternativa era in pessime condizioni e strettissima».
Biancuzzo chiede al Prefetto di intervenire velocemente «per ripristinare una strada comunale indispensabile come di via di fuga e per consentire ai mezzi di pronto soccorso di raggiungere con facilità le abitazioni della zona».
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