E’ stato un 2016 impegnativo e ricco di soddisfazioni per il Museo Regionale di Messina, che ha vissuto il momento più importante il 9 dicembre scorso, con l’inaugurazione dell’ala Nord della struttura. Un risultato che la città attendeva da ben tre decenni come testimoniano le oltre 10mila visite registrate in quel fine settimana.
Naturalmente buona parte delle energie sono state profuse per il completamento della struttura inaugurata venti giorni fa, ma dal report di fine anno si capisce come l’ente guidato da Caterina Di Giacomo abbia lavorato anche su altri fronti, come testimoniano il 30% di visite in più rispetto al 2015: “Anche quest’anno si è realizzato con successo il Corso per gli insegnanti e le guide turistiche dal titolo Cosmopolitismo nella cultura artistica messinese: il Patrimonio del Museo regionale di Messina con un rilevante numero di adesioni (oltre 100) concluso con gli incontri con gli ospiti e con l’esposizione di disegni e materiali documentari della Ricostruzione post terremoto. Si è avviato il percorso Alternanza Scuola Lavoro con l’Istituto E. Basile dal titolo Museo Vivo l’osservazione e le scoperte dei materiali e delle forme dei tessuti e incentivato il già vivace rapporto con i piccoli utenti e i giovani tramite manifestazioni di richiamo come “I Pittori per un Giorno” , la giornata FAMU e il ciclo di conferenze lezioni in collaborazione con l’Istituto F.Bisazza nell’ambito di Gre-città Messina tra Arte e Fede. Il Museo Regionale ha intrapreso nel corso dell’anno l’ innovativa politica di interazione con il territorio organizzando le mostre I Vasi dell’antica farmacia Lentini dalle collezioni del Museo regionale di Messina, Castanea delle Furie (18 giugno/28 agosto 2016) e Copy right Copisti nel Seicento, Comune di Brolo (ottobre 2016)”.
La sede storica è stata teatro di alcune importanti iniziative: “In occasione della Festa della donna è stata allestita la mostra Il Museo festeggia le donne Gioie e monili dalle collezioni museali (fra i gioielli più interessanti la collana in oro con castoni tronco piramidali di fine ‘500 e il fermaglio a ramo con perle e pietre preziose del ‘700). Si è concretizzata infine l’importante operazione di Art sharing con la Fondazione Torino Musei Civici per lo scambio di opere antonellesche con la realizzazione della mostra Doppio Capolavoro , Antonello da Messina dalla Sicilia a Torino, Torino, Palazzo Madama, aprile 2016 e presso la Filanda Il Ritratto Trivulzio di Antonello Un atteso “rientro”, giugno/ luglio 2016 presentata a bordo della Nave Amerigo Vespucci in occasione della sosta dello storico Veliero nel porto di Messina. Anche il Museo Interdisciplinare è stato inoltre coinvolto nella riorganizzazione del Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana del 7 giugno, divenendo il capofila del Polo Regionale di Messina per i Siti Culturali”.
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