Messina. Uiltrasporti ha realizzato un ampio reportage fotografico per denunciare le condizioni della Metroferrovia che collega città e periferie, e segnalare al contempo come tale argomento dovrebbe essere all’ordine del giorno in tempo di campagna elettorale.
«In mancanza del servizio integrato bus-treno vince il degrado» così il sindacato commenta le condizioni della Metroferrovia di Messina. Nel corso di questo viaggio tra le stazioni l’attenzione è stata puntata principalmente su tre problematiche: la messa in sicurezza, la manutenzione delle stazioni e il servizio offerto. Tutti elementi le cui mancanze, ha specificato Uiltrasporti, si ripercuotono in primo luogo sui pendolari.
La denuncia
A entrare nel dettaglio, fornendo un’analisi della situazione è il responsabile del settore Ferrovie della Uiltrasporti Giovanni Giordano, che si concentra in particolare sulle fermate di Contesse e Fiumara Gazzi: «Uscendo dalla stazione di Contesse si trova un piazzale asfaltato ma, girato l’angolo, bisogna attraversare un sottopassaggio privo di illuminazione e spesso invaso da rifiuti di ogni genere – ha spiegato. Per i pedoni è stato realizzato un passaggio molto angusto, con passamano e ringhiera ormai arrugginiti, scarsa luce e pavimentazione accidentata in varie parti, che possono causare infortuni ai passanti. Inoltre, in caso di piogge abbondanti, il sottopassaggio si riempie a dismisura di acqua piovana e detriti vari che rendono difficile raggiungere l’abitato».
Passando alla stazione di Fiumara Gazzi, situata a due passi dal Policlinico Universitario, Giordano precisa: «Meriterebbe un’attenzione maggiore, anche in considerazione del fatto che nel fine settimana quella zona ospita un mercato rionale molto frequentato. E invece, mentre si aspetta l’arrivo dei treni è possibile ammirare un torrente che sembra più una discarica a cielo aperto ricolma di rifiuti di ogni genere – ha chiarito il Responsabile del settore Ferrovie».
Per quel che riguarda le infrastrutture delle stazioni delle Ferrovie dello Stato, Uiltrasporti segnala, tra le altre cose: la corrosione delle parti metalliche dovuta alla salsedine e ad altri agenti atmosferici, che potrebbe comportare il rischio di cedimenti infrastrutturali; lo stato dell’antiscivolo applicato ai gradini delle scale, ormai consumato dal tempo; la mancanza, in molti casi, di pensiline presso i binari.
Ma, oltre alle problematiche fotografate e riportate, alla mancanza di manutenzione e, spesso, di un’adeguata segnaletica e di deterrenti per limitare la velocità dei mezzi in transito all’uscita delle stazioni, Uiltrasporti ha segnalato anche la mancata messa in funzione degli ascensori installati per raggiungere i binari. Mancanza che, come ha segnalato il sindacato, rende difficoltoso il passaggio per i disabili e i viaggiatori con difficoltà motorie.
La proposta
Oltre alla denuncia delle condizioni in cui versano le strutture attualmente esistenti, Uiltrasporti mette sul campo una proposta finalizzata a dar vita a un servizio che possa realmente rispondere alle esigenze di chi viaggia.
«Sulla tratta Fs Messina-Giampilieri ci sono i treni da tempo, per un totale di 28 corse al giorno, ma non ci sono i viaggiatori e la Metroferrovia non è mai decollata – ha spiegato Giordano. Questo, nonostante da oltre due anni sforniamo report e incalziamo l’Amministrazione Comunale e la Regione a trovare un’intesa sull’integrazione tariffaria con il servizio Atm».
«In questo momento – ha chiarito Giovanni Giordano – ci sono 22 linee e circa 250 corse bus al giorno che servono la zona sud per un bacino di 110 mila abitanti, ancora però oggi solo l’11% di questi messinesi usa il mezzo pubblico per gli spostamenti e circa il 70% utilizza ancora il mezzo privato. Occorre quindi fornire un servizio di trasporto pubblico adeguato, sottraendo così al degrado un’importante infrastruttura che rischia di morire».
Per quel che riguarda i fondi, secondo Uiltrasporti, si potrebbe usufruire dei PON Metro: «Secondo gli studi che abbiamo effettuato, utilizzando solo 200 mila euro l’anno provenienti da questi fondi si potrebbe realizzare l’integrazione del biglietto – ha aggiunto il sindacato. Crediamo si possa fare un tagliando unico giornaliero al costo di 2 euro per utilizzare bus-treno-tram all’interno di tutto il perimetro urbano».
«Questa – ha concluso Giordano – è la mobilità sostenibile della città metropolitana ed europea che vogliamo essere».
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Questa è un’altra grande truffa come il porto di tremestieri, chiudetela che si risparmia denaro pubblico e basta, finiamola con le pagliacciate