Turismo: un progetto per la riqualificazione del Castello di Taormina

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In Sicilia proseguono gli interventi contro il dissesto idrogeologico voluti dal Governo Musumeci. Adesso è la volta del Castello di Monte Tauro, conosciuto anche come Castello di Taormina, costruito nel XII secolo ma attualmente inagibile.

Prevista, quindi, la messa in sicurezza della scalinata di accesso e il consolidamento del costone roccioso prospiciente. L’obiettivo è la riqualificazione il Castello e promuoverlo come sito storico e turistico. Il termine per presentare la domanda di partecipazione alla gara d’appalto è il prossimo 10 marzo.

Il Castello di Taormina

Il Castello di Taormina si trova proprio sul Monte Tauro, a quasi 400 metri di quota. Da lì è possibile osservare a nord del versante ionico lo Stretto di Messina, a sud la vallata del fiume Alcantara e le pendici dell’Etna e ad ovest il sistema montuoso dei Peloritani.

Cosa prevede il progetto contro il dissesto idrogeologico

Il Castello, che rientra nel Parco Archeologico Naxos Taormina, è chiuso per inagibilità. Adesso dovrebbe essere messo a norma per poter essere fruibile al pubblico.

Il progetto di riqualificazione, infatti, prevede la mitigazione del rischio idrogeologico e la prevenzione della caduta massi consentendo il sicuro attraversamento e il raggiungimento della sommità del Castello. Insieme al ripristino della scalinata, previsti interventi anche per l’impianto di illuminazione pubblica con nove nuovi pali collegati alla rete elettrica esistente.

Si procederà quindi con la posa in opera di una cordolatura in pietra di Taormina e con la collocazione di una ringhiera in corten per l’intera lunghezza. I lavori consistono nel consolidamento dell’area mediante tiranti in corrispondenza delle zone di parete con maggiore indice di rischio. Per le parti meno pericolose verranno impiegate reti paramassi, fissate con chiodature metalliche. A completare l’opera, l’asportazione del terreno di accumulo e della vegetazione presente e la rimozione del materiale lapideo disarticolato, oltre al disgaggio di blocchi pericolanti e ad un sistema di imbracatura con funi in acciaio.

(foto di José Luiz Bernardes Ribeiro)

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