L’Orsa esprime soddisfazione per l’ordinanza sindacale 428, «anche se ˗ precisa ˗ non risolutiva». «Condividiamo ˗ scrive in una nota il sindacato ˗ l’impostazione dell’ordinanza sposta parte del problema sul viale Boccetta senza risolverlo nella sua interezza, ma resta pur sempre, oltre che un forte atto simbolico, anche il massimo risultato che oggi si possa ottenere negli interessi della cittadinanza nelle more della completa apertura del porto di Tremestieri».
È per questo motivo che l’Orsa invita il sindaco a rompere gli indugi e chiedere con forza, già nell’incontro programmato per martedì prossimo al Ministero, l’istituzione di una commissione d’inchiesta che verifichi gli atti e le circostanze che hanno protratto oltre ogni limite i tempi dei lavori di rifacimento del secondo approdo di Tremestieri.
«Non è ammissibile che oggi a distanza di tre anni e due mesi dall’inizio dei lavori a Tremestieri l’opera non sia ancora stata completata e per questo la città sia ancora schiava dei Tir – dichiara Mariano Massaro, segretario generale Confederazione Orsa Sicilia – occorre far luce sui reali motivi dei ritardi e l’Autorità Portuale, che ha responsabilità specifiche in materia, non può esimersi dal dare conto all’amministrazione di come sia stato gestito l’intero iter dell’appalto e dei rapporti intercorsi con la ditta esecutrice».
E prosegue: «In un sistema senza apparente controllo, al danno si sia strada facendo aggiunta la beffa, ricordando che dal 2007 gli armatori praticarono un aumento sui costi del traghettamento pari al 33% per coprire le spese aggiuntive di carburante necessario per il prolungamento della tratta fino Tremestieri, tariffe che tuttavia vengono mantenute sempre inalterate con i costi maggiorati (senza giustificato motivo) anche quando l’approdo a sud risulta inagibile e in regime di deroga si approda frequentemente e regolarmente nei porti storici o alla rada S Francesco. A fronte di questo, oggi, a oltre tre anni dall’inizio dei lavori ˗ conclude ˗, occorre far chiarezza sull’intera vicenda per rispetto dovuto alla città che a seguito dei continui ritardi nella consegna dell’opera, sempre prontamente giustificati dall’Autorità Portuale, è rimasta inesorabilmente schiava dell’attraversamento dei Tir».
Anche il Comitato La Nostra Città ringrazia il Consiglio Comunale per l’opportunità offerta ai cittadini di esprimere opinioni e ribadire richieste e proposte sull’argomento, anche se si mostra amareggiato per il fatto che l’ordinanza sia stata discussa solo dopo la sua entrata in vigore. Inoltre, l’ordinanza ˗ precisa il Comitato ˗ «non elimina e non attenua l’impatto e la pericolosità del transito dei tir in città.
Tra le problematiche che rimangono irrisolte, il Comitato evidenzia che il traffico continuerà a essere concentrato sulla Rada S. Francesco e le vie di accesso a quell’approdo; le deroghe e la regolamentazione relativa al terminal di Tremestieri non affrontano il nodo dell’approdo a Sud; la fascia oraria 7-21, «oltre a rappresentare un’incentivazione delle deroghe, è destinata ad avviare un contenzioso rischioso e poco utile alla città»
Il Comitato La Nostra Città auspica che il Consiglio Comunale e le espressioni sociali e civili della comunità si adoperino per modificare l’indirizzo complessivo di questo provvedimento e chiede di istituire fasce orarie per tutti gli approdi nelle ore di maggiore pericolosità e intensità di traffico; promuovere una commissione di indagine sull’approdo di Tremestieri che, una volta per tutte, chiarisca responsabilità e omissioni sui lavori in esecuzione e su quelli realizzati; che si avviino urgentemente i lavori propedeutici all’appalto del Nuovo porto a Sud (bandito nel 2010) come la prevista area di stoccaggio dei mezzi; che si valuti la necessità di riaffidare la “responsabilità del procedimento” a soggetti diversi da quelli indicati in precedenza; restituire alla gestione e vigilanza pubblica il controllo delle deroghe del Terminal di Tremestieri e la gestione dell’ecopass, non potendo sfuggire a nessuno che il rilascio dei pass sia anche legato alla riscossione del ticket.
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