Il tanto atteso parere legale sull’ammissibilità della Agnus Dei per l’organizzazione del prossimo Taormina Film Festival, è arrivato. L’avvocato Giacomo Ferrari, nominato da Taormina Arte, si è espresso favorevolmente. Subito dopo, la commissione artistica, composta dal giornalista e critico cinematografico Franco Cicero, dal dirigente della Regione siciliana Alessandro Rais e dall’attore Ninni Bruschetta, preso atto del giudizio del legale, ha deciso di ammettere tutte le società che hanno presentato le loro offerte, e dunque anche la Agnus Dei.
Tuttavia, chi pensava che oggi sarebbe stato anche il giorno della decisione definitiva, ovvero che sarebbe stato reso noto il nome della società scelta per la gestione del Tao Film Fest 2017, si sbagliava. La commissione di valutazione infatti, oggi ha valutato solo le proposte contenenti la parte amministrativa dell’offerta, e si è aggiornata al 15 febbraio, per l’apertura delle offerte tecniche ed economiche. Tra l’altro, secondo un comunicato stampa inoltrato da Tao Arte, gli esperti Cicero, Rais e Bruschetta, hanno riscontrato vizi di forma anche in altre richieste. Piccoli errori, non ritenuti tali da motivare l’immediata esclusione di alcuni partecipanti, che sono stati quindi ammessi con riserva.
Ma torniamo alla ” Agnus Dei”. La società della Rocca, avrebbe presentato tardi le proprie offerte, sforando il termine massimo che era stato fissato entro e non oltre le 12.00 del 16 dicembre. Ma il ritardo sarebbe stato dovuto alla casella di posta di Tao Arte intasata, che non avrebbe permesso il recapito della Pec in orario. Questo è quello che sostengono i legali della pr romana.
Era proprio questo ritardo nell’invio della documentazione per partecipare al bando, l’oggetto del parere legale richiesto e su cui oggi si è fatta chiarezza. Un “errore scusabile” è stato definito dalla Commissione e dall’avvocato Ferrari. Nulla di grave dunque, tutti ammessi e non se ne parli più.
Non la pensano così, però, i rappresentanti delle altre 3 società in corsa per la gestione della kermesse cinematografica: la Videobank di Catania, la “Dea film” di Roma e la “Odeon France” di Firenze.
In particolare l’avvocato Ferdinando Croce, rappresentante della “Dea Film”, si è detto contrario alla scelta di ammettere la Agnus Dei. “Non condividiamo questa decisione- ha commentato il legale- poichè può ritenersi effettivamente ‘scusabile’ solo il ritardo nell’invio dell’offerta amministrativa, ma anche le altre due proposte, quella economica e quella tecnica, sono arrivate fuori tempo massimo”.
Ce la faranno i nostri eroi, perdonate l’ironia, a decidere, entro mercoledì 15 febbraio, a chi affidare la 62esima edizione del Festival? A questo punto non è consigliabile mettere la famosa mano sul fuoco. Ci si potrebbe bruciare, visti i continui colpi di scena e conseguenti rinvii, e considerato che la scelta finale, potrebbe scatenare ricorsi e contro ricorsi , peraltro già annunciati.
Nella bagarre che si è venuta a creare, l’unica “certezza” è “l’incertezza” che aleggia sulla kermesse. Non c’è il nome di chi la gestirà, non c’è una data certa e, stando ai fatti, l’avvio della macchina organizzativa, al momento sembra solo una chimera.
Marika Micalizzi
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ma che si valutino i contenuti e le professionalita………….mi vien che ridere nel pensare a organizzatori …..personagetti da eventi da Cortile di Casa